Gaza: la conta dei morti e le accuse incrociate

Pubblicato il 2 Agosto 2014 alle 09:45 Autore: Antonio Scafati

Nella Striscia di Gaza il numero dei morti continua a salire. Sono 1.650 i palestinesi rimasti uccisi dall’inizio delle operazioni, lo scorso 8 luglio. Israele ha perso 60 soldati. Nel corso di queste settimane di combattimenti, i missili israeliani caduti sulla striscia di Gaza hanno distrutto condomini, moschee, ospedali, scuole. Ieri è stato colpito anche l’ospedale a Rafah. Tel Aviv sostiene che questi luoghi vengono utilizzati da Hamas come depositi di munizioni e per il lancio dei razzi contro lo stato ebraico.

La strategia di Hamas è chiara, secondo Tel Aviv: utilizzare la popolazione della Striscia di Gaza come scudo umano, per far lievitare il numero delle vittime e attirare su Israele il biasimo della comunità internazionale. Una posizione che si riassume nella frase pronunciata dal primo ministro Benjamin Netanyahu qualche giorno fa: “Hamas usa i civili per proteggere i suoi missili. Israele usa i missili per proteggere i civili”.

Le Nazioni Unite hanno denunciato nei giorni scorsi il ritrovamento di razzi nascosti nei pressi delle scuole utilizzate dall’Onu per accogliere i rifugiati. Alcuni razzi sono stati trovati anche all’interno delle stesse scuole. Denunce simili erano state fatte anche nelle scorse settimane.

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Photo by David BerkowitzCC BY 2.0

Secondo il Washington Institute for Near East Policy, Hamas ha si è preparata a lungo e con cura a un’invasione di terra da parte delle truppe israeliane. In un rapporto citato dal Washington Post, l’istituto di ricerca sostiene che oltre ad allestire un articolato sistema di tunnel sotterranei Hamas ha utilizzato scuole, moschee e case di civili per occultare le proprie attività. Ma secondo altri esperti citati dalla Cnn, è difficile stabilire se e quanto che Hamas stia utilizzando la popolazione palestinese di Gaza come scudo umano.

Un dato di fatto è che nella Striscia vivono 1,8 milioni di persone concentrate in un territorio vasto 360 chilometri quadrati. La densità abitativa è tra le più elevate al mondo. I posti dove nascondersi sono pochi. Sono già oltre 450mila gli sfollati che non riescono ad abbandonare la Striscia di Gaza. Le condizioni igieniche e sanitarie sono sempre più difficili: si contano almeno trenta casi di meningite tra i minori.

Ma secondo alcune voci israeliane, l’elevatissimo numero di vittime potrebbe essere dovuto anche ad altro. Il quotidiano Haaretz ha accusato infatti le forze armate israeliane di aver condotto male le operazioni nella Striscia di Gaza: l’obiettivo dichiarato è distruggere i tunnel, ma lo stato maggiore si è appoggiato troppo all’aviazione trascurando le forze di terra, nonostante l’intelligence sostenga di avere le informazioni necessarie per neutralizzare i tunnel. “Il risultato” ha scritto Haaretz “è l’improvvisazione che caratterizza i combattimenti e che sta costando la vita ai soldati israeliani e ai palestinesi”.

Immagine in evidenza: photo by DVIDSHUBCC BY 2.0

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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