Bollo auto 2018: esenzione auto 20 anni, come funziona per regione

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:21 Autore: Daniele Sforza

Chiarimenti sul bollo auto e l’esenzione prevista per le auto storiche ultraventennali. Ecco come funziona, Regione per Regione.

Bollo auto 2018: esenzione auto 20 anni Regioni
Bollo auto 2018: esenzione auto 20 anni, come funziona per regione

Esenzione bollo auto 20 anni: a chi spetta


Come funziona il pagamento del bollo auto sulle auto storiche di oltre 20 anni? Le cose sono mutate dalla Legge di Stabilità 2015, che ha cambiato le carte in tavola, facendo emergere la rabbia di molte Regioni. Insomma, l’esenzione del bollo auto per le auto storiche ventennali è stato un duro colpo al cuore per molti, in primis per i collezionisti e diverse battaglie sono state portate avanti negli ultimi anni. L’appello più frequente faceva riferimento al potere delle Regioni, in quanto il bollo auto è una tassa di proprietà sui veicoli che proprio dalle Regioni viene incassato.

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Dunque, perché queste ultime non possono decidere in autonomia? A vietarlo è la Corte Costituzionale. Per farla breve, l’autonomia sulla questione è limitata e deve passare sempre per lo Stato. Ma le cose potrebbero stare per cambiare, o almeno questo è l’ auspicio di molti. Restano comunque alcune differenziazioni tra Regioni: tra queste ce ne sono alcune più fortunate e altre meno. Ecco dunque come funziona oggi l’esenzione del bollo auto per i veicoli ventennali.

Bollo auto 2018: veicoli 20 anni obbligati al pagamento, in quali Regioni

Diverse Regioni hanno dunque dovuto dire addio all’esenzione del bollo auto sulle auto ventennali. Pertanto sui veicoli dai 20 ai 29 anni “di storia” il bollo auto andrà pagato interamente nelle seguenti Regioni.

  • Friuli Venezia Giulia;
  • Valle d’Aosta;
  • Liguria;
  • Abruzzo;
  • Molise;
  • Marche;
  • Campania;
  • Basilicata;
  • Puglia;
  • Calabria;
  • Sicilia;
  • Sardegna.

Bollo auto 2018: pagamento parziale, in quali Regioni

Vi sono poi altre Regioni che hanno introdotto un’agevolazione parziale sul pagamento del bollo auto sui veicoli storici. Si tratta di una riduzione del 10% a seguito di determinate condizioni. Più nello specifico:

  • Piemonte e Toscana: su tutti i veicoli riduzione del 10%;
  • Umbria: agevolazione 10% veicoli iscritti a registri storici ASI, FMI, RIVS; Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo;
  • Lazio: riduzione 10% veicoli iscritti ai registri storici ASI e FMI.

Bollo auto storiche: esenzione totale, in quali Regioni

Agevolazioni di entità maggiore o esenzioni totali sono ancora applicate in Italia. Ecco cosa avviene nelle seguenti Regioni.

  • Lombardia: esenzione totale veicoli con più di 20 anni iscritti ai registri storici ASI, FMI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo;
  • Emilia Romagna: solo tassa di circolazione (25,28 euro per le auto, 10,33 euro per le moto). I veicoli interessati dall’agevolazione sono quelli iscritti nei registri storici ASI, FMI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo.
  • Provincia Autonoma di Trento: valgono le stesse regole dell’Emilia-Romagna. Tra i registri storici è incluso anche quello ACI.
  • Provincia Autonoma di Bolzano: riduzione 50%.

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Bollo auto 2018: esenzione auto 20 anni, il caso Veneto

Dagli elenchi sopra abbiamo escluso volutamente una Regione, il Veneto, che merita un capitolo a parte, poiché ci sono degli aggiornamenti in corso sulla questione. Infatti, attualmente sarebbe rientrata nella prima categoria, ovvero quella che prevede il pagamento del bollo auto senza eccezioni. Eppure il Veneto potrebbe aver vinto la sua battaglia con il ripristino dell’esenzione del bollo auto per i veicoli ultraventennali. Come riporta NewsAuto, i collezionisti di auto storiche veneti potranno presto tirare un sospiro di sollievo. Il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin “spera in un provvedimento corretto da parte del nuovo governo nella prossima Legge di Stabilità”. Il Veneto, così come altre Regioni, ha sottolineato come il provvedimento del governo Renzi abbia avuto conseguenze negative sia per i proprietari delle auto storiche, sia al settore nel suo complesso.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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