Prescrizione: l’emendamento del dl anticorruzione, chi è a favore e chi contro

Pubblicato il 8 Novembre 2018 alle 17:32 Autore: Gloria Frugoni
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Prescrizione: l’emendamento del dl anticorruzione, chi è a favore e chi contro

Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera sono state chiamate ad esaminare il disegno di legge anticorruzione e l’emendamento sulla prescrizione. Nell’aula del Mappamondo che ospita la seduta è partita una discussione dai toni accessi con annesse urla che potevano essere ascoltate fin fuori dall’aula.

Da un lato Luigi Di Maio vuole tenerla nel disegno di legge Anticorruzione; dall’altro, la Lega che “minaccia” di non votare il disegno di legge.

Questo nuovo emendamento è stato presentato, dopo lo stallo, dai relatori del M5S che non arretrano sulla questione prescrizione. L’emendamento ribadisce che la prescrizione viene sospesa dopo il primo grado di giustizia con sentenza.

Controversie sul decreto anti corruzione

Il M5S propone di cambiare titolo al disegno di legge Anticorruzione aggiungendo: “In materia di prescrizione del reato”. A monte di questo cambiamento il voler superare le critiche della Lega, che si rifiuta di operare sulla prescrizione attraverso un emendamento preferendo una legge ad hoc.

Favorevoli al nuovo decreto

Il premier Conte ha ribadito: “La prescrizione è nel contratto di governo, manterremo il punto. Lasciatemi chiamare a raccolta Bonafede e gli altri partner per un ultimo vertice per portare a casa un punto di incontro che tutti si sono dichiarati disponibili a raggiungere”.

È intervenuto Matteo Salvini ricordando la posizione della Lega contraria allo strumento dell’emendamento voluto dai grillini: “Riforma della giustizia, e anche della prescrizione, sono nel contratto di governo e diventeranno realtà – sottolinea il ministro dell’Interno – mettere in galera mafiosi e corrotti è una priorità della Lega. L’importante è farle bene queste riforme, evitando che i processi durino all’infinito anche per gli innocenti, altrimenti è una sconfitta per tutti”.

I contrari al nuovo decreto e il nodo della prescrizione

“Per i relatori e per il ministro della Giustizia -afferma il deputato Alfredo Bazoli- si può cambiare il contenuto di una legge, e modificare un istituto fondamentale come la prescrizione, con un emendamento depositato all’ultimo minuto. Basta solo cambiare nome alla legge”. “Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Quanto si può tollerare questa presa in giro del Parlamento e delle istituzioni? E la Lega si fa ridicolizzare e umiliare così dal suo alleato di governo?”.

A criticare inoltre il disegno di legge anticorruzione è Forza Italia: “Nelle commissioni che stanno affrontando il ddl anticorruzione tutti i gruppi parlamentari, esclusi i 5 Stelle, hanno chiesto al governo di ritirare l’emendamento che blocca la prescrizione alla sentenza di primo grado, istituendo l’ “ergastolo processuale”. Si tratta di un colpo di maglio chiaramente inammissibile, sia perché fuori materia rispetto al ddl, sia e soprattutto perché clamorosamente incostituzionale”.

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Il punto sul decreto

 Il Governo è ottimista: la soluzione sulla prescrizione è raggiungibile, le trattative proseguono. Una delle opzioni possibili, gradite alla Lega, potrebbe essere quella di diversificare i termini della prescrizione in base al tipo di reato commesso.

 Il presidente del Consiglio ha incontrato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Il disegno di legge Anticorruzione sembra essere giunto ad un punto di stallo per superarlo si attende un chiarimento tra Conte e i due vicepremier.

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