Trattenute busta paga dicembre 2018: come controllare il cedolino

Pubblicato il 31 Dicembre 2018 alle 06:38 Autore: Guglielmo Sano
Trattenute busta paga dicembre 2018: come controllare il cedolino
Trattenute busta paga dicembre 2018: come controllare il cedolino

Busta paga dicembre, come vedere le trattenute


La busta paga è un documento che conoscono bene tutti i lavoratori dipendenti; ogni mese il datore di lavoro la consegna in parallelo al pagamento della retribuzione. Tuttavia, non tutti i lavoratori che ricevono la busta paga controllano bene le voci presenti sul documento; le varie trattenute vanno a incidere sull’entità dello stipendio netto, perciò è bene sapere cosa riguardano e controllarle di volta in volta.

Busta paga: le trattenute più comuni, Irpef e Inps

Innanzitutto, in busta paga si trovano le trattenute relative all’Irpef (imposta sulle persone fisiche). In pratica, si tratta delle tasse dovute allo stato; queste, infatti, non sono versate direttamente dal lavoratore ma dal datore di lavoro in quanto sostituto di imposta. In pratica, il datore di lavoro preleva ogni mese dallo stipendio del lavoratore la quota dovuta per il pagamento dell’Irpef per poi versarla nelle casse dello Stato per suo conto. Generalmente, le trattenute Irpef variano a seconda della retribuzione percepita; dunque, si può dire che più è alto lo stipendio più è alta la percentuale Irpef applicata.

Poi ci sono i contributi Inps; in busta paga compaiono sotto la dicitura “contributi IVS”. Come è noto a molti, sono i contributi che si pagano all’ente previdenziale che servono a calcolare la pensione una volta maturati i requisiti per uscire dal mondo del lavoro. Anche per i contributi il prelievo dalla busta paga e il versamento all’Inps ricadono tra le responsabilità del datore di lavoro.

Quali sono le altre trattenute da controllare

È sempre bene verificare quanto viene trattenuto dal proprio stipendio e a che scopo. Detto ciò, è probabile che le voci più “interessanti” per i lavoratori siano quelle riguardanti ore ordinarie e di straordinario, eventuali premi, ferie e permessi e, visto il periodo, la tredicesima. Se non altro, perché vanno a incidere su quanto effettivamente si va a percepire per quel mese di lavoro, dato che riguardano la prestazione resa.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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