Quanto guadagna Alessandro Di Battista: stipendio e dichiarazione redditi

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:25 Autore: Giuseppe Spadaro

Quanto guadagna Alessandro Di Battista: a quanto ammonta la cifra riportata dalla dichiarazione dei redditi e cosa si sa sulle entrate dell’ex parlamentare.

Quanto guadagna Alessandro Di Battista stipendio e dichiarazione redditi
Quanto guadagna Alessandro Di Battista: stipendio e dichiarazione redditi

Stipendio Alessandro Di Battista e carriera


Quanto guadagna Alessandro Di Battista? Sono in tanti gli italiani che si pongono o si sono posti in passato la domanda. In parte la motivazione è da ricercare nella battaglia che il MoVimento 5 Stelle conduce da anni sulla necessità di tagliare e diminuire i costi della politica. In più ad accrescere la curiosità c’è il fato che Di Battista, per quanto non sia più deputato dal 2018, resta uno degli esponenti del M5S più in vista. Solo pochi giorni fa – per fare un esempio – Di Maio e Di Battista hanno registrato insieme un video per augurare agli italiani un buon 2019 e rilanciare una delle battaglie che hanno più a cuore: il taglio allo stipendio dei parlamentari.

Alessandro Di Battista: stipendio e dichiarazione redditi

Prima di vedere quanto guadagna Di Battista è fondamentale sottolineare che al momento non essendo deputato non riceve alcun compenso pubblico. Invece c’è lo stipendio ricevuto da parlamentare nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno 2017. Anno in cui Di Battista ha dichiarato 113.471 euro.

C’è però da sottolineare che l’esponente del M5S rientra tra coloro che hanno sempre rispettato le regole del MoVimento restituendo una parte non trascurabile del proprio compenso. Risorse che hanno incrementato fondi a beneficio della piccola e media impresa e a cui contribuiscono i parlamentari del M5S con indennità e diaria.

Alessandro Di Battista: entrate con Mondadori e Fatto Quotidiano

Alcuni mesi fa Di Battista via Facebook ha voluto fare alcuni chiarimenti sulle sue entrate. Specificando di essere un “libero cittadino” e aggiungendo “posso fare come voglio”. Perché ha sentito l’esigenza di parlarne? Lo ha spiegato lui stesso. “Non essendo più un pubblico ufficiale, sono cazzi miei e soltanto miei come mi guadagno da vivere. Ma dato che si scrivono balle, diamo un po’ di cifre”.

Ha ricordato di aver restituito la buona uscita dopo la legislatura passata in Parlamento per una somma di circa 43 mila euro. Soldi che si sono andati ad aggiungere a quelli già restituiti mese per mese da parlamentare: per un totale di 220 mila euro.

Ha poi smentito le cifre da capogiro su un suo nuovo ipotetico contratto con Mondadori. E a proposito dei libri già pubblicati con Mondadori ha parlato di un’entrata pari a 50 mila euro. Non ha reso pubblica la cifra del contratto col gruppo del Fatto Quotidiano per i reportage in giro per il mondo. Un contratto su cui, secondo quanto rivelato da Dagospia, sarebbero stati gli stessi giornalisti del Fatto a chiedere conto al direttore Marco Travaglio. Senza ricevere una risposta completa. Ufficialmente per questioni legati alla riservatezza dei termini del contratto.

Alessandro Di Battista: debiti della ditta di famiglia

Infine riferiamo uno delle ultime puntate che ha riguardato Di Battista ed il suo patrimonio familiare. Secondo un articolo pubblicato dal quotidiano Il Giornale la ditta in cui lo stesso Alessandro Di Battista avrebbe delle quote societarie, guidata da suo padre e con sua sorella tra i tre dipendenti, attiva nel campo della “produzione industriale, la lavorazione di manufatti in ceramica e affini, di apparecchi igienico sanitari” avrebbe un totale di circa 400 mila euro debiti. Difficoltà che lo stesso ex deputato non ha fatto fatica a riconoscere. Di Battista, rispondendo polemicamente per l’attacco ricevuto dal gruppo di Berlusconi, ha evidenziato che si tratta di difficoltà comuni a molte piccole e medie imprese italiane.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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