High speed broadband: reward

Pubblicato il 9 Gennaio 2010 alle 16:29 Autore: Luigi Zoppoli
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High speed broadband: reward

 

E’ un fatto consolidato che l’avvento di internet, il formidabile sviluppo delle comunicazioni, la crescita esponenziale dell’informatizzazione, le vette raggiunte dal software sono stati tutti elementi ciascuno dei quali determinante per un impetuoso sviluppo economico, produttivo e culturale.
La sinergia che essi hanno messo in campo è stato un ulteriore acceleratore che non ha affatto neppure rallentato la sua corsa rimanendo un formidabile incubatore di innovazione, nuove tecnologie, nuove professioni, diffusione della cultura, generatore di nuovi modelli di business in un inarrestabile turbinio.
In Italia sia BankItalia che ISTAT hanno redatto dei rapporti che raccontano la situazione italiana che non appare lusinghiera e soprattutto in funzione di un dato: la sempre più stretta correlazione tra il web, l’informatica, la comunicazione, le telefonia per esplicare appieno le loro grandi potenzialità, necessitano di banda larga. Serve il web ad altissima velocità. I limiti italiani, peraltro, risentono di altri punti di debolezza deducibili da rapporti Eurostat e confermati da una breve anlisi svolta dall’importante sito di recruiting on line Monster i quali rilevano da un lato la difficoltà delle imprese italiane a reperire sul mercato uomini dotati delle competenze adeguate e dall’altro segnalano la limitatezza del ricorso all’outsourcing utilizzato in larga misura solo dal grandi imprese e soprattutto banche ed istituzioni finanziarie.
Un altro grande cambiamento si profila, o meglio, per la velocizzazione dei processi, è già in corso: l’avvento del cloud computing. Il link a Wikipedia fornisce un primo approccio ma forse è utile provare a capire a cosa serve e quali difficoltà risolve il cloud computing. Supponiamo che un’impresa abia il suo centro di calcolo e la sua rete intranet fatti di server, terminali, cavi, accessi al web, software e quant’altro. Si tratta di una infrastruttura rigida. Intendo che la potenza di calcolo installata è fissa e non modificabile se non con ulteriori investimenti e relativi problemi di implementazione del nuovo hardware ai quali possono lavorare solo tecnici di alta specializzazione che, abbiamo prima sostenuto, non sono tanto facilmente reperibili. Un ulteriore passaggio è rappresentato che la potenza di calcolo da installare è commisurata alla potenza che serve nelle punte di attività. Si pensi al momento nel quale nell’impresa alla normale attività si aggiunge la necessità di calcolare le buste paga.
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