Bonus 600 euro: chi ne ha diritto ad aprile, come fare domanda

Pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 12:27 Autore: Guglielmo Sano

Bonus 600 euro: tra le misure previste dal Decreto Aprile anche la conferma dell’indennità per le partite Iva e altri lavoratori di vario tipo

Operaio
Bonus 600 euro: chi ne ha diritto ad aprile, come fare domanda

Bonus 600 euro: tra le misure previste dal Decreto Aprile, si chiamerà così anche se la sua approvazione arriverà in questi primi giorni di maggio, anche la conferma dell’indennità per le partite Iva.

Bonus 600 euro o 1000 euro in caso di diminuzione del fatturato

Con la bozza del Decreto Aprile, arriva la conferma del Bonus 600 euro per le partite Iva e i lavoratori precari. La somma sarà erogata anche a categorie che non erano state inserite nella platea dei beneficiari dell’indennità riferita a marzo: gli stagionali anche di settori diversi da quello turistico, gli intermittenti che hanno smesso di lavorare dopo gennaio, gli autonomi occasionali (cioè i lavoratori senza contratto e senza partita Iva) e coloro che effettuano le vendite a domicilio.

L’indennità salirà a 1000 euro per le Partite Iva che hanno subito un calo del 33% del reddito nel secondo bimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nella stessa misura spetterà anche ai co.co.co che hanno visto terminare il proprio rapporto di lavoro a causa dell’emergenza sanitaria, agli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (Ago) dell’Inps che hanno perso il 33% del proprio reddito o visto cessare il proprio rapporto di lavoro in questi mesi a e agli stagionali del settore turistico. Si segnala anche che con il nuovo decreto viene prevista la cumulabilità del bonus con Reddito di cittadinanza e assegno di invalidità fino a un massimo di 600 euro complessivi.

Si dovrà fare domanda all’Inps?

Nella bozza del decreto aprile a proposito dell’erogazione del Bonus 600 euro si legge che il soggetto deve presentare all’Inps la domanda nella quale autocertifica il possesso dei requisiti. L’Inps comunica all’Agenzia delle entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato l’autocertificazione per la verifica dei requisiti. L’Agenzia delle Entrate comunica all’Inps l’esito dei riscontri effettuati sulla verifica dei requisiti sul reddito con modalità e termini definiti con accordi di cooperazione tra le parti.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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