Stranieri e violenza: cosa dicono i dati Istat

Pubblicato il 14 Maggio 2020 alle 15:31 Autore: Francesca Ronchin

Stranieri e Violenza: uno sguardo ai dati che il Ministro Bellanova ha usato per rispondere a chi punta il dito contro gli immigrati

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Stranieri e violenza: cosa dicono i dati Istat

Stranieri e Violenza: Il Ministro Teresa Bellanova cita un dato vero, secondo l’ISTAT la violenza si consuma nel 93,4% dei casi tra le mura domestiche. Il dato viene utilizzato per rispondere a chi, Matteo Salvini tra gli altri, dopo il caso dell’infermiera violentata da un senegalese a Napoli lo scorso 7 maggio, punta il dito contro gli immigrati.

Le parole del Ministro Bellanova confrontate con i dati Istat

L’operazione fatta dal Ministro però è scorretta perché la realtà suggerita è completamente diversa da come stanno le cose.

Il Ministro vorrebbe far credere che non dobbiamo proiettare sull’altro, sullo straniero, quello che abbiamo dentro come a dire, perché guardare alla pagliuzza nell’occhio altrui quando abbiamo una trave in casa nostra protagonisti come siamo di una cultura occidentale ancora troppo machista e maschilista?

Se però l’invito è ad occuparci dei problemi in “casa” nostra allora guardiamoli bene visto che il Ministro evidentemente dimentica che gli stranieri per fortuna non stanno solo nei ghetti o in strada, tra le mura domestiche e quindi nei casi di violenza ci si trovano pure loro e molto più degli italiani. È sempre l’Istat a dirlo.

Stranieri e violenza
Fonte: Istat

I dati ISTAT 2014 sul tasso di violenza tra coppie italiane e straniere con ambedue i partner della stessa cittadinanza rilevano che per ogni 100 donne quelle che subiscono violenza sono 4,9 nel caso degli italiani, 8,9 tra rumeni e addirittura 12,3 tra i marocchini.

Se questo dato non ci soddisfa andiamo a leggere l’ultimo rapporto dell’Associazione Antigone sulla popolazione carceraria.  Se consideriamo che sul totale della popolazione italiana (circa 61 milioni) gli stranieri, tra regolari e irregolari e richiedenti asilo, costituiscono approssimativamente il 10% e in carcere rappresentano una media costante al 34%, gli stranieri (totale di regolari e irregolari) delinquono circa 5 volte più degli italiani. E se proprio la vogliamo dirla tutta e andare a guardare ai soli irregolari si conclude che poiché costituiscono i due terzi della popolazione straniera in carcere, gli irregolari delinquono circa 32 volte più degli italiani.

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Gli stranieri specialmente se irregolari sono più cattivi?

Nient’affatto. Il più delle volte sono maschi giovani, soli, senza una famiglia, senza un lavoro, senza un’abitazione stabile, spesso in strada, una serie di condizioni per cui è abbastanza logico che abbiano maggiori difficoltà anche psicologiche degli italiani. Va da sé che il tasso di detenzione degli irregolari sia particolarmente alto perché sono privi di una rete familiare di contenimento e sostegno e che le vie di accesso a strumenti legali e misure alternative al carcere sono minori rispetto agli italiani.

Come mai la Bellanova sente l’esigenza di citare il dato complessivo sulla violenza domestica in maniera sommaria e suggestiva proprio ora che si parla di regolarizzare gli immigrati clandestini? Andare a falsificare i dati in questo modo è scorretto perché pur di far apparire gli immigrati delle risorse si finisce per nascondere la realtà delle cose che invece è necessaria se si vogliono risolvere, davvero, i problemi.

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L'autore: Francesca Ronchin

Giornalista professionista, inviata di cronaca e attualità per programmi RAI e La7. Collabora con varie testate nazionali in particolare sui temi legati a flussi migratori, ONG e politiche di accoglienza.
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