Perizia giurata: come si fa, cos’è e a che serve. La guida rapida

Pubblicato il 18 Gennaio 2021 alle 06:20 Autore: Claudio Garau

Perizia giurata: che cos’è e perchè talvolta è decisiva per vincere una causa. Come si differenzia da una perizia semplice?

Perizia giurata come si fa, cos'è e a che serve. La guida rapida
Perizia giurata: come si fa, cos’è e a che serve. La guida rapida

Perizia giurata: come si fa, cos’è e a che serve. La guida rapida

Spesso, nelle notizie giornalistiche, sentiamo parlare di perizie, in vari ambiti (giudiziario, medico, contabile ecc.), ma di seguito vogliamo fare chiarezza su una particolare tipologia di perizia, i cui esatti contorni forse possono sfuggire ai più. Ecco allora che cos’è la cosiddetta perizia giurata, qual è lo scopo e come si fa in concreto. Diamo una guida di sintesi in modo capire quando il contributo della citata perizia è da ritenersi essenziale.

Se ti interessa saperne di più su che cos’è di preciso un esposto, quali sono le circostanze in cui va presentato e come si differenzia da querela e denuncia, clicca qui.

Perizia giurata: il contesto di riferimento

Come sopra accennato, una perizia può essere utile per una estrema varietà di situazioni: ad esempio per identificare l’esatto ammontare dei danni strutturali ad un edificio (ad es. per infiltrazioni d’acqua), oppure per valutare la conformità urbanistica di una unità immobiliare, oppure ancora per stabilire i confini precisi di un terreno. In linea di massima, la perizia deve sempre intendersi come un documento realizzato e sottoscritto da un professionista abilitato iscritto ad un ordine professionale (ingegnere, architetto, geometra, perito edile, medico, agronomo ecc.) che dà un parere ed una risposta su una specifica questione, inerente un settore nel quale è esperto (ingegneria, architettura, medicina ecc.).

La perizia, via generale, può avere ad oggetto la stima di terreni, attrezzature industriali, mobili, ma anche locali commerciali (centri commerciali, bar, negozi), abitazioni private (appartamenti, ville) ed edifici industriali (fabbriche, aziende agricole).

La perizia assume particolare rilievo – come ben noto – proprio durante una causa in tribunale. Infatti, la perizia di parte, ovvero la consulenza resa da un professionista esperto, in qualità di perizia giurata, può pesare davvero molto nella valutazione che dovrà compiere il magistrato per dare il suo giudizio. La prassi dei tribunali ci insegna che la perizia giudiziaria può essere di varie tipologie: bancaria e assicurativa (per valutare eventuali pratiche illecite di tali società), immobiliare, balistica (per determinare le traiettorie dei proiettili esplosi da una pistola), medica (ad es. in ambito psichiatrico per capire se una persona è capace di intendere e volere).

Perché è definita “giurata”?

Soffermiamoci ora proprio sulla perizia giurata: perché è denominata così? Ebbene, la perizia giurata è una specifica analisi tecnica, fondata sull’assunzione di responsabilità penale e civile, da parte del perito, su quanto viene immesso nel documento che la riguarda. Si tratta insomma di un giuramento, che impegna il perito e lo rende soggetto a sanzioni penali, nel caso sia scoperta una valutazione falsa, resa dall’autore (falsa attestazione giurata, di cui all’art. 483 c.p.).

La prassi delle perizie distingue, inoltre, tra perizia semplice e perizia giurata:

  • la perizia semplice consiste in una relazione scritta e firmata dal perito iscritto all’albo, che risponde al quesito richiesto, in virtù delle sue conoscenze e competenze, senza bisogno di alcuna veridicità delle attestazioni;
  • la perizia giurata, in quanto tale, ha bisogno invece di un giuramento a fondamento di essa.

Il giuramento rende la perizia giurata il contributo più forte dal punto di vista legale, tanto che talvolta si rivela decisiva per la decisione del magistrato. Come si fa il giuramento? Ebbene, è necessario effettuare una dichiarazione, con la quale il perito afferma di aver svolto con fedeltà e professionalità il lavoro richiesto. Tale dichiarazione va resa presso:

  • la cancelleria del giudice di pace;
  • oppure la cancelleria del tribunale;
  • oppure ancora innanzi al notaio.

Per effettuare la dichiarazione e il giuramento, il perito dovrà essere munito di carta di identità, della sua perizia e di tutta la documentazione idonea ad asseverare la veridicità dei contenuti analizzati. Inoltre, dovrà compilare un apposito modulo di giuramento.

Il pubblico ufficiale (notaio o cancelliere), pertanto, identificherà il perito dichiarante, e riceverà il giuramento (il perito a voce dirà: “Giuro di avere bene e fedelmente adempiuto alle funzioni affidatemi al solo scopo di far conoscere la verità“). Di seguito scriverà il verbale in cui apporrà il giuramento in calce alla perizia e registrerà l’atto stesso, con le marche da bollo dovute (una marca da 16,00 euro ogni quattro facciate e una da 3,87 euro per i cosiddetti diritti di cancelleria). Tale registrazione permette inoltre di dare una data certa al documento di perizia giurata, particolare certamente non irrilevante in una causa in tribunale.

Se ti interessa saperne di più sul numero minimo e massimo dei testimoni in una causa, e come funziona la scelta, clicca qui.

Concludendo, dovrebbe essere intuibile il vantaggio di una perizia giurata, pur a pagamento: con essa, il perito appunto si impegna a dichiarare il vero, e questa assunzione di responsabilità civile e penale, può essere particolarmente apprezzata dal giudice, sul piano probatorio. È vero però che la perizia giurata, di per sè, non è sempre prova schiacciante o inoppugnabile: infatti, essendo pur sempre un atto di parte, il magistrato potrà optare per differenti valutazioni e conclusioni, non considerando attendibile la perizia ed anzi dando peso decisivo alla perizia del consulente tecnico d’ufficio, designato in udienza.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
Tutti gli articoli di Claudio Garau →