Storia (plausibile) sulle origini dell’usanza dei tre baci

Pubblicato il 15 Luglio 2020 alle 15:58 Autore: Nicolò Zuliani

Della stretta di mano sappiamo molto, dei baci poco. Però abbiamo degli indizi.

Storia (plausibile) sulle origini dell’usanza dei tre baci

Se c’è una cosa che mi manca dell’era pre Covid19 è stringere una mano e dare i due baci. Sarà una cosa da tradizionalista, ma se già all’epoca di Obama il fist-bump mi metteva tristezza, oggi ogni volta che qualcuno mi sporge il gomito mi viene voglia di spingerlo via mandandolo nel paese tanto caro a noi italiani.

La storia della stretta di mano è antichissima, ha oltre tremila anni. Gli uomini se la davano per dimostrare di non avere armi nascoste, ed è lo stesso motivo per cui una volta stretta la agitano: mostra di non averne nascoste nelle maniche della camicia. Alcune civiltà, infatti, preferivano direttamente afferrarsi l’avambraccio.

Sull’origine dei tre o due baci invece non esistono sicurezze.

L’uomo esprime con i baci il proprio affetto fin da quando era ancora peloso, sì, ma il gesto di farlo con sconosciuti in Francia e in Italia non è chiaro. Una delle ipotesi che più mi piace è quella che racconta il giurista Aurelio Gellio, anche se alcuni storici la reputano inattendibile. Si tratta dello ius osculi, ovvero il diritto di bacio.

A Roma, nel III secolo a.C., le donne vivevano e morivano astemie perché ubriacarsi era visto come adulterio. Veniva punito severamente, a volte persino con la morte. Per questo era stato istituito il dovere di baciare i propri familiari così da far sentire l’alito non alcolico.

Ma secondo altri storici la storia si fa ancora più interessante. Secondo Bachofen, lo ius osculi non lo inventarono i romani, anzi, lo presero da civiltà ancora più antiche che però avevano una società matriarcale in cui erano le donne ad esigere che gli uomini non bevessero.

Sia come sia, nei secoli quest’abitudine si andò diradando – anche perché sbronzarsi con l’altro sesso è uno dei grandi piaceri della vita – eppure fino a ieri noi baciavamo le guance di sconosciuti e stringevamo mani. Era un gesto talmente scontato e banale da farlo con il pilota automatico, eppure mi manca un sacco.

L'autore: Nicolò Zuliani

Veneziano, vivo a Milano. Ho scritto su Men's Health, GQ.it, Cosmopolitan, The Vision. Mi piacciono le giacche di tweed.
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