Tifosi del PSG in rivolta, e non per la cessione di Ibrahimovic

Pubblicato il 27 Agosto 2015 alle 12:31 Autore: Stefano Merlino

Protagonista di un’intensa estate di calciomercato con i prestigiosi arrivi di Di Maria e Kurzawa, il Paris Saint Germain ben presto dovrà vedersela con i suoi tifosi. Non si tratta di una contestata cessione, come ad esempio può essere quella di Ibrahimovic dato quasi per certo alla Juventus. Sotto la Tour Eiffel infatti, si vuole portare il club dello sceicco Al-Khelaifi davanti ad un giudice per tutta una serie di decisioni ‘poco chiare’, a partire dalla vendita dei biglietti per le gare del PSG.

Scontro

Come riporta il quotidiano Le Parisien, i tifosi parigini stanno da diverso tempo raccogliendo fondi grazie ad internet, per sostenere diverse battaglie legali contro il loro club. L’operazione di crowdfunding è sostenuta dall’associazione Adajis il cui legale, l’avvocato Dubois, non usa mezze misure nel raccontare i fatti contestati: “Da quando c’è la proprietà del Qatar, ci vengono proibite misteriosamente tante cose, ora ci servono circa 15mila Euro non solo per le spese giudiziarie ma anche per poter controllare da vicino cosa fa la dirigenza”.

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Accuse

Il legale di Adajis spiega i motivi di questa clamorosa iniziativa: “Ad alcuni tifosi viene impedito l’accesso al Parco dei Principi (lo stadio del PSG,ndr), poiché sono inseriti in una lista ‘nera’ del club”. Proprio su questo punto sono nati gli scontri “perché”, spiega Dubois, “il divieto di accesso allo stadio deve provenire dal Prefetto e non dal club stesso”. Ai tifosi parigini insomma, verrebbe proibito l’acquisto dei biglietti e, di conseguenza, l’accesso allo stadio perché inseriti in una lista creata dallo stesso PSG. “Non possiamo nemmeno accettare che” attacca l’associazione di tifosi, “ci siano improvvise e misteriose cancellazioni alle prenotazioni fatte on line, vogliamo rispetto, anche perché se non ci fossimo noi a sostenere la squadra..”.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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