Parigi, la notte di paura negli occhi dei calciatori tedeschi: “Erano sotto choc”

Pubblicato il 14 Novembre 2015 alle 14:51 Autore: Felice Tommasino

Doveva essere una serata di calcio, di sport, di svago. Un venerdì sera come tanti. Ma ciò non è stato. La notte di Parigi è stata la tragica notte dell’Europa e di tutto il mondo occidentale. Un mondo sempre più sotto la costante minaccia terroristica dell’Isis. Una minaccia che questa volta ha colpito anche lo sport: allo Stade de France era in corso l’amichevole Francia-Germania quando sono state avvertite le tre esplosioni iniziali. All’inizio si pensava fossero semplici petardi, poi la scoperta e quindi la tragedia di cui tutti ormai siamo a conoscenza.

È stata una notte di paura anche per i calciatori, quelli tedeschi soprattutto. Mentre infatti quelli francesi hanno lasciato lo stadio alle 2 di notte, i nazionali tedeschi hanno potuto lasciare l’impianto soltanto dopo le 7 di sabato mattina.

Il racconto della tragica notte di Parigi, dal punto di vista della delegazione tedesca, arriva dalle parole del team manager Oliver Bierhoff: “C’era grande insicurezza, grande paura, e c’è un umore strano nello spogliatoio”. E ancora: “I giocatori erano sotto choc, molti hanno preso il cellulare per informarsi o per chiamare parenti e amici”.Oliver Bierhoff

Ma Bierhoff ha anche ribadito: “Ci è stato assicurato che nello stadio fossero state adottate tutte le misure di sicurezza possibili”. I calciatori tedeschi avevano già vissuto momenti di paura nella mattinata di venerdì: erano stati fatti evacuare dall’albergo dove alloggiavano, a Parigi, per un allarme bomba poi rivelatosi falso.

La Nazionale tedesca sarebbe dovuta rientrare in patria nella giornata di domenica. Ma gli eventi hanno portato la delegazione tedesca ad anticipare il rientro. Appena lasciato lo Stade de France, i calciatori tedeschi hanno infatti raggiunto l’aeroporto Charles de Gaulle e sono partiti per Francoforte.

Martedì è prevista l’amichevole contro l’Olanda. Reinhard Rauball, presidente della Dfb, ha assicurato: “Non prenderemo decisione affrettate. Parleremo con i giocatori e capiremo come metabolizzano l’accaduto. Personalmente vorrei non annullare l’amichevole per non darla vinta agli attentatori”.

Tutte le partite di calcio delle manifestazioni Uefa dei prossimi giorni vedranno i campi i calciatori con il lutto al braccio. La Marsigliese, storico inno nazionale francese, anticiperà l’inizio delle partite della nostra Serie B.

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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