Sondaggi elettorali Swg, la Lega recupera e cresce al di sopra del dato di settembre

Pubblicato il 20 Dicembre 2022 alle 15:54 Autore: Gianni Balduzzi
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Non ha fine il crollo del Pd, ora è al 14,7%

Questa settimana i sondaggi elettorali di Swg presentano tra le evidenze di maggiore importanza una novità e una conferma. Partiamo dalla seconda: si tratta dell’ennesimo calo del Pd, che perde un altro 0,4%, e tocca un nuovo record negativo, il 14,7%.

Almeno fino alla scelta del nuovo segretario probabilmente il panorama non cambierà. Non sembrano approfittarne, peraltro, gli alleati, visto che Verdi e Sinistra scendono di un decimale al 4% e +Europa sale della stessa percentuale e si piazza al 2,8%.

È chiaro come una parte importante dei voti in uscita continui ad andare al Movimento 5 Stelle, che sale di tre decimali portandosi al 17,4%.

La novità invece riguarda la Lega, che era data in crisi dopo il risultato deludente del 25 settembre. Ebbene, oggi, passando in una sola settimana dall’8,5% al 9%, supera quel dato e sembra smentire le profezie di sventura.

Sale in un momento in cui, invece, Fratelli d’Italia ferma la propria ascesa e perde due decimali scendendo al 30,6%.

Recupera qualcosa anche Forza Italia, che sale al 6,1%, ma nel suo caso sussiste ancora un gap di due punti con il risultato delle politiche.

Tra le altre forze è da segnalare il 7,8% di Azione/Italia Viva, che conferma al decimale il dato del 25 settembre, e che questa settimana perde lo 0,2%

Tra le formazioni minori sono in espansione Italexit, che va al 2,2%, e Unione Popolare, ora all’1,8%.

I partiti sotto l’1%, invece, hanno un importante calo, del 0,4%, e sono al 3,6%. Stabile al 36% l’astensione

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Sondaggi elettorali Swg, per gli italiani il Qatargate è il sintomo di un sistema molto corrotto

All’interno di questi sondaggi elettorali non poteva mancare una domanda sul Qatargate. E le risposte sono molto chiare.

La maggioranza assoluta degli intervistati, il 58%, ritiene che lo scandalo sia la punta dell’iceberg di un sistema altamente corrotto. La pensa così in particolare l’elettorato di Fratelli d’Italia (64%) e del Movimento 5 Stelle (73%).

Solo per il 28% il sistema, nonostante il rischio di una diffusione della corruzione, è abbastanza sano. Questa percentuale sale al 55% nel caso del Pd, partito cui appartiene l’indagato Panzeri.

Quasi nessuno, ovvero solo il 3%, pensa che si tratti di un caso isolato.

Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi tra il 14 e il 19 dicembre su 1.200 soggetti

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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