Riforma pensioni 2024: evitare bomba sociale. Le parole della Meloni

Pubblicato il 31 Maggio 2023 alle 12:36
Aggiornato il: 6 Giugno 2023 alle 15:07
Autore: Guglielmo Sano
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Riforma pensioni 2024: evitare bomba sociale. Le parole della Meloni

Riforma pensioni 2024: arrivano nuove rassicurazioni dal Governo, parla direttamente il Presidente del Consiglio Meloni. Il sistema previdenziale verrà messo in sicurezza dall’esecutivo per evitare una “bomba sociale”. Cosa si può dire al momento sul futuro della previdenza?

Riforma pensioni 2024: evitare bomba sociale. Le parole della Meloni

Riforma pensioni 2024: arrivano nuove rassicurazioni dal Governo sul futuro della previdenza italiana, a parlare direttamente il Presidente del Consiglio Meloni a margine dell’ultimo incontro con i sindacati. Sullo sfondo l’ultimo allarme lanciato dal vertice dell’Inps – ormai in uscita –Tridico: l’attuale sistema di calcolo contributivo dell’assegno, in parallelo ad un mercato del lavoro sempre più precario, non potrà che determinare assegni di importo molto basso per chi andrà in pensione nei prossimi decenni. È a questo punto che la Meloni è intervenuta affermando come il suo esecutivo intende concentrare gli sforzi per evitare una vera e propria “bomba sociale”.

In cosa consisterà l’iniziativa del Governo?

Riforma pensioni 2024: uno dei problemi fondamentali che il Governo dovrà affrontare in questo senso riguarda sicuramente la Legge Fornero. In generale, tale normativa penalizza chi ha cominciato a lavorare da poco: considerando le attuali carriere – in generale – discontinue e mal pagate, il montante contributivo che si sarà generato al raggiungimento dell’età pensionabile difficilmente consentirà di sopravvivere dignitosamente. Detto ciò, non sembra che l’esecutivo abbia margini di spesa sufficienti per mettere da parte la Legge Fornero.

Sicuramente ci si può attendere qualche intervento concreto sulla normativa che regola le attuali modalità di uscita già a partire da settembre: la proroga di quota 103 l’ipotesi più probabile in questo senso, magari con la misura rimodulata in modo tale da costituire un “ponte” verso Quota 41 per tutti, obiettivo dichiarato della maggioranza. Solo dopo la Legge di Bilancio, così almeno sembra, si potrà pensare a un qualche intervento “di garanzia” sulle pensioni future.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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