Aumento pensioni minime: scatta a luglio. Importo e a chi spetta

Pubblicato il 28 Giugno 2023 alle 12:31
Aggiornato il: 3 Luglio 2023 alle 12:40
Autore: Guglielmo Sano
Aumento pensioni minime: scatta a luglio. Importo e a chi spetta

Aumento pensioni minime: scatta a luglio. Importo e a chi spetta

Aumento pensioni minime: scatterà a luglio l’incremento dei trattamenti previdenziali pari o inferiori al trattamento base previsto dall’Inps per effetto delle disposizioni dell’ultima Legge di Bilancio. Insieme all’incremento dell’assegno previsto anche l’accredito degli arretrati spettanti per i primi sei mesi dell’anno o comunque a partire dalla decorrenza della pensione. Una panoramica veloce su come cambiano gli importi.

Aumento pensioni minime: scatta a luglio. importo e a chi spetta

Aumento pensioni minime: scatterà a partire da luglio l’incremento degli assegni pensionistici pari o inferiori al trattamento minimo Inps previsto dall’ultima Legge di Bilancio per far fronte all’impennata dell’inflazione e alla conseguente perdita del potere d’acquisto degli assegni previdenziali. Con la Finanziaria 2023, infatti, è stato previsto un aumento dell’1,5% dell’importo della pensione per chi ha un’età inferiore a 75 anni.

L’aumento, invece, sarà pari al 6,4% per gli over 75. Dall’anno prossimo poi l’incremento dell’assegno sarà pari al 2,7% per tutti, cioè a prescindere dall’età. Da precisare a questo punto che la maggiorazione viene applicata in base agli importi lordi: quest’ultimo valore deve essere, appunto, inferiore al trattamento minimo Inps. Inoltre, importante sapere che l’aumento si applica anche alla tredicesima mentre sono escluse le prestazioni assistenziali.

Una panoramica veloce su come cambiano gli importi

Aumento pensioni minime: un focus su come cambiano gli importi a questo punto. Ora, l’importo del trattamento minimo Inps è ad oggi fissato nella misura di 563,74 euro. Dunque, in base all’età – più o meno di 75 anni – verrà incrementato dell’1,5% passando a 572,20 euro (8 euro in più praticamente) o del 6,4% arrivando a 599,82 euro (circa 36 euro in più). Infine, da ricordare che oltre all’entrata in vigore dell’aumento con l’assegno di luglio saranno corrisposti anche gli arretrati relativi all’incremento previsto dalla Legge di Bilancio 2023: il calcolo parte da gennaio 2023 o comunque a partire dalla decorrenza della pensione.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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