Imu febbraio 2024: nuova scadenza. Chi deve pagare pagare?

Pubblicato il 20 Febbraio 2024 alle 15:01
Aggiornato il: 21 Febbraio 2024 alle 17:27
Autore: Guglielmo Sano
Imu febbraio 2024: scadenza in arrivo. Chi deve pagare il conguaglio?

Imu febbraio 2024: nuova scadenza. Chi deve pagare pagare?

Imu febbraio 2024: si avvicina la scadenza stabilita per pagare il conguaglio relativo allo scorso anno, una novità la cosiddetta “terza rata” introdotta dall’ultima Legge di Bilancio. Quando cade esattamente? Quali sono i contribuenti tenuti a versarla? Una panoramica delle informazioni fondamentali sull’argomento.

Imu febbraio 2024: prossima scadenza alle porte

Imu febbraio 2024: si avvicina la scadenza stabilita per pagare il conguaglio relativo allo scorso anno. È una novità introdotta dall’ultima Legge di Bilancio la cosiddetta “terza rata” Imu che si potrà versare entro e non oltre il 29 febbraio 2024. In pratica, con la Finanziaria 2023 sono state modificate le regole rispetto al pagamento della seconda rata Imu.

Dunque, oltre alla data del 16 dicembre 2023 è stata fissata anche quella del 29 febbraio nel caso in cui i comuni abbiano cambiato successivamente le aliquote relative all’imposta municipale unica applicata su immobili, aree fabbricabili e terreni agricoli. Ancora meglio: il legislatore ha previsto una deroga alle amministrazioni comunali per approvare eventuali modifiche alle aliquote, di conseguenza, anche i contribuenti hanno più tempo per colmare le mancanze che potrebbero determinarsi a seguito delle nuove percentuali.

Chi deve pagare il conguaglio?

Imu febbraio 2024: per riepilogare, l’imposta di solito si paga in due rate. La prima cade nel mese di giugno (generalmente, corrisponde al 50% del totale) e si calcola in base alle aliquote stabilite dal Comune in cui è localizzato il bene nell’anno precedente. La seconda rata Imu cade il 16 dicembre e viene, calcolata, invece sulla base delle aliquote fissate dal comunque entro il 14 ottobre di ciascun anno (comunicazione entro fine novembre sul sito del MEF).

L’ultima Legge di Bilancio è intervenuta proprio su questo punto, concedendo una deroga ai comuni sulla comunicazione delle aliquote (per essere efficaci devono essere comunicate entro metà gennaio 2024). Ecco allora come di conseguenza si è reso necessario aprire una nuova finestre di pagamento (o di recupero di somme evidentemente versate in eccesso, dopo il ricalcolo con la nuova aliquota).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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