Come riscatto la laurea? Modalità di domanda e importo

Pubblicato il 23 Settembre 2025 alle 12:33 Autore: Guglielmo Sano
Come riscatto la laurea? Modalità di domanda e importo

Come riscatto la laurea? Modalità di domanda e importo

Come riscatto la laurea? Come si fa domanda? Fino a quanto può costare? Una panoramica sulle informazioni principali sulla possibilità di far contare gli anni di studio universitari sul fronte della maturazione dei requisiti per andare in pensione.

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Come riscatto la laurea?

Come riscatto la laurea? La risposta può interessare tutti i lavoratori. Infatti, la possibilità di riscattare gli anni di studio per farli contare ai fini della maturazione dei requisiti per l’uscita dal lavoro è disponibile per i dipendenti come per gli autonomi. Non solo per gli iscritti alla Gestione Separata Inps ma anche a quelli delle casse previdenziali professionali. Naturalmente, per accedere a tale possibilità bisogna aver conseguito il titolo di studio. Nel calcolo, è bene segnalare, non potranno essere conteggiati gli anni passati “fuori corso” ma solo quelli effettivamente previsti dal titolo di studio.

Anche da questo punto di vista il riscatto copre un’ampia platea di titoli: oltre alle lauree rientranti nell’attuale ordinamento, possono far scattare la contribuzione anche le lauree rientranti nel vecchio ordinamento così come i diplomi universitari, i dottorati, le specializzazioni post-laurea, i titoli esteri validi in Italia. Altri requisiti fondamentali: i periodi oggetto del riscatto non devono essere già coperti da contribuzione ed è necessario aver versato almeno un contributo obbligatorio.

Quanto costa?

Come riscatto la laurea? La domanda per il riscatto della laurea si può inoltrare in autonomia all’Inps attraverso l’apposito servizio messo a disposizione sul portale web dell’ente. Passando ai costi: non c’è una tariffa uguale per tutti. Per calcolare l’importo da pagare per il riscatto bisogna considerare: durata del corso di studi, reddito al momento della domanda, tipo di posizione lavorativa (eventuale inoccupazione), se il riscatto sarà di tipo ordinario o agevolato (riguarda solo i periodi che ricadono interamente nel sistema contributivo, cioè a partire dal 1996).

D’altra parte, la modalità agevolata consente un calcolo più stabile dell’importo da pagare perché il calcolo non prende in considerazione la retribuzione ma piuttosto applica un’aliquota del 33% a una quota fissa che poi è il reddito minimo di artigiani e commercianti. In breve, ogni anno di corso che si intende riscattare si pagherà (nel 2025) più o meno 6.123 euro. D’altra parte, con il riscatto agevolato non si ha diritto alla detrazione Irpef del 50% garantita per il riscatto ordinario. Inoltre, avendo un costo più basso, il riscatto avrà anche un minore impatto sull’assegno pensionistico. Detto ciò, una volta determinato l’importo da pagare (l’Inps mette a disposizione anche un simulatore) sarà possibile saldare in un’unica soluzione oppure tramite un piano di dilazione che può estendersi fino a 120 rate mensili.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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