Pensioni, in arrivo strette su Quota 103 e Opzione Donna: cosa prevede la manovra

Pubblicato il 13 Ottobre 2025 alle 19:30 Autore: Francesca Testa
quota 103 e Opzione donna

La solidità del governo Meloni sembra vacillare in una materia che da sempre è oggetto di vari scontri: le pensioni. Il tema, che pone dei contrasti negli alleati e che è oggetto di varie valutazioni e che sarà anche presente nella prossima legge di Bilancio, riguarda proprio l’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita dal 2027. I tre partiti di maggioranza hanno pareri diversi sulla questione e premono al fine di raggiungere esiti positivi soddisfacendo così le proprie visioni. La Lega punta a fermare l’aumento di tre mesi per tutti, mentre Fratelli D’Italia e Forza Italia sono del parere che occorre diversificare.

Giancarlo Giorgetti, ministro dell’economia, ha fatto intendere che la Lega dovrà sottostare a quanto deciso dalla maggioranza di governo: l’esponente ha infatti parlato di una “sterilizzazione selettiva” che riguarderà alcune categorie. Il ministro ha ammesso che a suo avviso i lavori “lavori usuranti o i precoci devono avere un trattamento diverso“. Per esempio si prevede lo stop all’aumento di tre mesi a chi ha già compiuto 64 anni e si proverà ad escludere dall’adeguamento chi ha iniziato a versare i contributi prima dei 18 anni.

Le diverse decisioni sono ovviamente correlate alle tante voci presenti nel bilancio, che per prima devono tener conto dei capitali disponibili. Una scelta rispetta ad un’altra può implicare un risparmio non indifferente nei prossimi anni. In molti si chiedono quale sarà il futuro previsto per Quota 103 e Opzione donna: la manovra economica sembra aver preso in esame anche queste due situazioni, che ad oggi sono al vaglio di un’attenta analisi da parte delle commissioni addette e dei vari esperti in materia pensionistica. 

Opzione donna e Quota 103: qual è il loro futuro

Marina Calderone, addetta al Ministero del Lavoro, ha chiesto al Governo di confermare Quota 103, che legittima ad andare in pensione con almeno 62 anni di età e 41 anni di versamenti. All’esame anche la possibilità di portare avanti almeno per l’anno prossimo Opzione Donna, istituto che permette di lasciare il lavoro a tutte quelle donne che hanno versato almeno 35 anni di contributi e sono disposte ad accettare il ricalcolo dell’assegno con il metodo contributivo.

quota 103 e Opzione donna novità
Il futuro di Quota 103 e Opzione donna-.Termometropolitico.it

Calderone ha anche chiesto la proroga dell’Ape sociale (pensione anticipata) che è concessa a determinate categorie di lavoratori considerati vulnerabili e che possono andare in pensione prima dei 67 anni di età, termine stabilito dalla legge Fornero. Infine è in analisi anche l’adesione alla previdenza complementare che tratta la materia del Tfr. In questo caso il lavoratore potrà decidere di mantenere il Tfr in azienda, in assenza di una dichiarazione esplicita l’importo di fine rapporto sarà conferito in modo automatico alla forma di previdenza complementare individuata.