Influenza 2025-2026, al via la campagna vaccinale: quando parte, chi può farla e come prenotarsi
Vaccino antinfluenzale 2025-2026: al via la campagna in tutta Italia
Con l’arrivo dell’autunno parte ufficialmente la campagna vaccinale antinfluenzale 2025-2026, che secondo il Ministero della Salute punta a proteggere una popolazione a rischio di oltre 16 milioni di contagi. La data di inizio è fissata per il 1° ottobre, anche se ogni Regione gestisce il calendario in autonomia.
L’obiettivo è di quelli ambiziosi: raggiungere almeno il 75% di copertura tra le categorie fragili, migliorando i risultati della passata stagione, quando la media nazionale si era fermata al 52,5% tra gli over 65 e sotto il 20% nella popolazione generale.
Gli esperti prevedono una stagione più pesante rispetto al 2024-2025, complice l’aumento della circolazione dei virus respiratori e i dati provenienti dall’Australia, dove il picco influenzale è stato anticipato e particolarmente aggressivo. Per questo, la raccomandazione è di vaccinarsi entro novembre, preferibilmente prima del picco atteso tra dicembre e gennaio.
Campagna vaccinale contro l’influenza 2025-2026: date e modalità di vaccinazione, ogni Regione ha il suo calendario
Il Ministero della Salute ha indicato come finestra di riferimento il mese di ottobre, ma le date di avvio variano da territorio a territorio.
In Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto, Campania e Sicilia le somministrazioni sono già partite il 1° ottobre, mentre Umbria, Marche e Puglia hanno avviato la campagna nei giorni successivi, tra il 6 e l’8 ottobre.
Emilia-Romagna, Abruzzo, Molise e Calabria hanno aperto dal 13 ottobre: saranno seguite da Piemonte e Friuli-Venezia Giulia il 14 e Trentino-Alto Adige e Liguria entro la terza settimana del mese. Tutte le altre regioni si stanno allineando alla finestra nazionale, in base alla disponibilità delle dosi e alla programmazione delle Asl.
La campagna è rivolta in particolare ai seguenti soggetti:
- Anziani sopra i 60 anni;
- Bambini dai 6 mesi ai 6 anni;
- Donne in gravidanza;
- Persone con patologie croniche
- Categorie professionali considerate esposte, come operatori sanitari, forze dell’ordine e vigili del fuoco.
Per tutti questi gruppi la vaccinazione è gratuita e fortemente raccomandata.
Dove e come vaccinarsi
Il vaccino può essere somministrato dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta, dai servizi di igiene pubblica delle Asl e dalle farmacie convenzionate che aderiscono alla campagna.
Sono oltre 80 mila i farmacisti formati dall’Istituto Superiore di Sanità per effettuare la somministrazione in autonomia, consolidando il ruolo della farmacia come presidio di prossimità.
Per prenotarsi è possibile rivolgersi al proprio medico di famiglia o pediatra, accedere ai portali regionali, recarsi direttamente in farmacia o nei centri vaccinali territoriali attivati dalle Aziende sanitarie.
In Emilia-Romagna, ad esempio, sono già disponibili oltre 1,1 milioni di dosi, con la possibilità di aumentare la fornitura del 20% in caso di maggiore richiesta.
Vaccino antinfluenzale e anti-Covid insieme
Anche quest’anno è prevista, su richiesta, la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello anti-Covid, aggiornato alla variante LP.8.1 del Sars-CoV-2. Chi preferisce può invece ricevere solo la dose antinfluenzale, disponibile anche in versione spray nasale per i bambini tra i 2 e i 6 anni.
Secondo il Ministero della Salute, la doppia vaccinazione è sicura e utile per rafforzare la protezione nei soggetti più vulnerabili, evitando doppi accessi ai centri sanitari e riducendo la pressione sul sistema durante i mesi più critici.
Campagna vaccinale 2025-2026: quando è previsto il picco dell’influenza
Il Ministero della Salute ricorda che la circolazione dei virus respiratori in Italia è attesa tra fine ottobre e marzo, con un impatto previsto più alto rispetto allo scorso inverno, con possibile picco tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Per questo il sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, monitorerà più ampiamente la diffusione dei casi attraverso i medici sentinella e i laboratori regionali.
La sfida per il 2025-2026 è quella di aumentare la fiducia nella vaccinazione e raggiungere la soglia del 75% tra le persone a rischio, evitando il sovraccarico degli ospedali durante la stagione influenzale.