Ora solare 2025: quando cambia e perché fa bene al corpo

Torna l’ora solare: un’ora in più di notte, ma pomeriggi più bui: torna l’ora solare
Ci siamo ormai: nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, alle 3:00 del mattino, le lancette verranno spostate indietro di un’ora, tornando così alle 2:00. È il tradizionale ritorno all’ora solare, che durerà fino a fine marzo 2026, quando si tornerà all’ora legale e si perderà l’ora di sonno acquistata a fine ottobre. Infatti, tra il 25 e il 26 ottobre guadagneremo un’ora di sonno in più e, per molti, sarà più di un sollievo. Certo, questo è solo il lato positivo, perché gli amanti della luce e della stagione calda dovranno dire addio al sole serale o tardo-pomeridiano. Il buio arriverà prima e le giornate ci appariranno “accorciate”.
Il passaggio ha un impatto meno traumatico rispetto all’arrivo dell’ora legale, proprio perché perdiamo un’ora in meno della giornata, ma non è privo di effetti: infatti, nelle prime 48-72 ore si può avvertire quella ormai familiare sensazione di stanchezza che avviene a ogni cambio di stagione, una sorta di mini jet lag. Il corpo, d’altronde, è chiamato a riallineare il suo orologio interno al nuovo ritmo luce-buio.
Ora solare: risparmio energetico e dibattito europeo
Se il ritorno all’ora solare segna un piccolo rallentamento del ritmo estivo, per il sistema elettrico rappresenta il momento del bilancio. Durante il periodo dell’ora legale, infatti, Terna ha stimato un risparmio di circa 330 milioni di kWh, corrispondenti a circa 100 milioni di euro per il sistema nazionale, e una riduzione di 160 mila tonnellate di Co2 immesse in atmosfera.
Tuttavia, questo risparmio non è costante, perché dipende dalle abitudini di consumo e dall’illuminazione domestica e industriale
Certo è che se si eliminasse il cambio d’orario e si adottasse l’ora legale permanente, si guadagnerebbe un’ora di luce utile ogni giorno, ma si perderebbe più luce la mattina in inverno. Questo sposta il dibattito da un calcolo puramente tecnica a una scelta di valore: è meglio avere serate più luminose o albe più visibili?
In Italia, la questione è sul tavolo: dal 2019 l’UE ha lasciato libera la scelta agli Stati membri, ma ancora non si è deciso in modo uniforme. Nel frattempo, il cambio resta obbligato almeno fino al 2026.
Perché l’ora solare fa bene all’organismo
Dal punto di vista psicofisico, invece, secondo ricerche del progetto europeo EUCLOCK, è stato scoperto che l’orologio biologico umano tende ad adattarsi meglio al passaggio all’ora solare che a quello all’ora legale. In altre parole: recuperare un’ora è meno traumatico che perderla. Può sembrare banale, ma la motivazione sta nel fatto che il nostro orologio biologico è naturalmente tarato sul tempo invernale, con risveglio alla luce e riposo al buio. Ecco perché il ritorno all’ora solare è, in realtà, più fisiologico per l’organismo.