Precompilata 730 2025: attenzione alla scadenza secca del 31 ottobre per Redditi PF

Pubblicato il 15 Ottobre 2025 alle 09:00 Autore: Daniele Sforza
precompilata 730 2025

Precompilata 730 2025: novità principali, più dati automatici e una scadenza secca per Redditi PF il 31 ottobre

Dalla voce “energia FV in eccesso” allo sbarco del nuovo Quadro T per plusvalenze e cripto, fino alla presunzione d’incasso per i forfettari: la dichiarazione precompilata 2025 è più ricca, ma richiede controlli attenti prima dell’invio. È infatti tempo di ultimi controlli sulla dichiarazione precompilata 2025: chi deve usare Redditi Persone Fisiche ha una sola data che conta, 31 ottobre 2025. In mezzo ci sono funzioni nuove che hanno l’obiettivo di semplificare la vita, ma solo se vengono verificate bene: più dati, invece, entrano automaticamente, dal fotovoltaico in Scambio sul Posto alle plusvalenze/cripto direttamente nel 730.

La precompilata 730 2025, insomma, vuole migliorare la modalità semplificata per dipendenti e pensionati, introduce Quadro M e Quadro T, e si estende ai forfettari con informazioni prese da fatture elettroniche e corrispettivi. Può aiutare il contribuente, a patto di correggere ciò che l’Agenzia non può sapere (come gli incassi differiti).

Precompilata 730 2025: cosa cambia

Nel 730 arrivano due novità sostanziali.

Il Quadro M accoglie redditi soggetti a tassazione separata o imposta sostitutiva (ad esempio, rimborsi di oneri, rivalutazione redditi da terreni, redditi da pignoramento presso terzi).

Il Quadro T, invece, raccoglie le plusvalenze di natura finanziaria, comprese quelle da cripto-attività: non serve più ricorrere al “Redditi aggiuntivo” per gestirle. In pratica il 730 è più vicino a un “unico” per i contribuenti non autonomi, riducendo passaggi e refusi.

Energia fotovoltaica: le eccedenze SSP entrano in automatico

Se l’impianto domestico ha prodotto energia in eccesso nel regime di Scambio sul Posto, i relativi proventi come redditi diversi compaiono già in precompilata. È un plus molto pratico: niente rincorse ai prospetti, basta confrontare i valori e confermare. Attenzione però a distinguere il contributo in conto scambio (compensazione bolletta, non imponibile) dalle eccedenze liquidate (imponibili).

Forfettari e “vantaggio”: la presunzione d’incasso può gonfiare i ricavi

Nella precompilata dei forfettari l’Agenzia importa i dati da fatture elettroniche/corrispettivi e, non potendo conoscere la data reale di pagamento, presume l’incasso alla data di emissione. Chi incassa dopo (o a rate) deve rimettere a posto i numeri, altrimenti rischia un reddito 2024 sovrastimato. È il controllo più importante per le partite IVA che usano la precompilata 2025.

730 semplificato: come si usa (e quando tornare all’ordinaria)

La modalità semplificata guida alla scelta del modello idoneo, mostra l’esito (credito/debito/zero) e consente in ogni momento il ritorno alla compilazione ordinaria con il pulsante “Cambia scelte”.

Se il 730 precompilato viene accettato senza modifiche, gli oneri comunicati dai terzi (sanitari, assicurazioni, università, asili, ecc.) non subiscono controllo formale. Al contrario, se si modificano quei dati, è possibile il controllo sui documenti relativi alle parti cambiate. Resta in ogni caso il controllo sulla Certificazione Unica e sui requisiti soggettivi per detrazioni/deduzioni.

Redditi PF 2025: attenzione alla scadenza del 31 ottobre

Venerdì 31 ottobre 2025 è la scadenza ufficiale per inviare il modello Redditi PF (periodo d’imposta 2024), via applicativo web o software “Redditi online”. L’accesso si fa con SPID, CIE o CNS, ma è anche disponibile la delega online a un familiare o persona di fiducia.

Completato l’invio via Redditi PF web, appare un questionario anonimo per valutare il servizio (facoltativo). In ogni caso conviene scaricare ricevute e protocolli, utili sia in caso di controlli sia per rettifiche successive.

Precompilata 730 2025: cosa fare in pratica prima del 31 ottobre

  1. Accedere all’area riservata tramite SPID, CIE o CNS e selezionare il modello 730 o Redditi PF secondo quanto indicato dal sistema.
  2. Verificare i nuovi quadri presenti:
    1. T (plusvalenze e cripto-attività);
    1. M (redditi a tassazione separata o sostitutiva);
    1. W (monitoraggio estero con IVAFE, IVIE e cripto, se previsto).
  3. In presenza di impianti fotovoltaici in regime di Scambio sul Posto, controllare le eccedenze già precompilate.
  4. Per i contribuenti in regime forfettario, rivedere i ricavi e i compensi, correggendo se necessario la presunzione d’incasso automatica.
  5. Analizzare l’esito della dichiarazione (credito, debito o saldo zero). In caso di stato “non liquidabile”, completare i quadri mancanti e ricalcolare.
  6. Effettuare l’invio entro il 31 ottobre e conservare le ricevute e la copia della dichiarazione trasmessa.

Cosa differenzia questa precompilata 730 2025 dagli anni scorsi

Rispetto agli anni scorsi, la dichiarazione precompilata diventa un “centro operativo” digitale a tutti gli effetti. Il sistema agisce sempre più in automatico: inserisce automaticamente gran parte dei dati del contribuente medio e, in molti casi, anche quelli delle piccole partite IVA che rientrano nella precompilata sperimentale. Questo significa che dovrebbero esserci meno documenti da recuperare, meno errori di trascrizione e un percorso più lineare fino all’invio.

Ma c’è anche l’altro lato della medaglia: la responsabilità finale resta tutta in capo a chi dichiara. È il contribuente che deve controllare se il sistema ha interpretato correttamente i numeri, ad esempio, se i proventi del fotovoltaico sono stati importati nel modo giusto o se gli incassi dei forfettari coincidono davvero con le fatture emesse.

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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