Social Card 2026, conferma in vista: 500 euro anche il prossimo anno ma cambiano tempi e regole

Social Card 2026: verso la conferma della “Dedicata a Te”. Ma cambiano tempi e criteri.
La Social Card “Dedicata a Te” potrebbe tornare anche nel 2026: sarebbe quindi confermato il contributo da 500 euro per l’acquisto di beni alimentari destinato alle famiglie con Isee non superiore a 15 mila euro. La misura, finanziata quest’anno con 500 milioni di euro dal Fondo alimentare nazionale, si è rivelata un importante strumento di sostegno per i nuclei in difficoltà economica.
Il Governo, secondo quanto trapela da fonti interne alla maggioranza, starebbe lavorando per rifinanziare la misura nella prossima Legge di Bilancio, mantenendo gli stessi requisiti ma introducendo alcune modifiche operative per ridurre i ritardi che nel 2025 hanno rallentato la distribuzione delle carte.
Come funziona la carta “Dedicata a Te” 2025
Nel 2025 la carta, prepagata e distribuita da Poste Italiane, è stata destinata a oltre un milione di famiglie individuate dall’INPS sulla base dell’Isee e della composizione del nucleo. I Comuni hanno ricevuto le liste nominative e inviato le comunicazioni per il ritiro negli uffici postali.
L’importo è una tantum: 500 euro da spendere esclusivamente per generi alimentari di prima necessità, come pane, pasta, carne, pesce, uova, latte, frutta e verdura. Vietati invece gli alcolici e i prodotti non alimentari. Gli esercizi commerciali convenzionati hanno applicato sconti aggiuntivi ai titolari della carta, di solito intorno al 10-15%.
Un vincolo importante riguarda le tempistiche: il primo utilizzo deve avvenire entro il 16 dicembre 2025, altrimenti il beneficio decade. Tutto il credito dovrà essere speso entro il 28 febbraio 2026.
Chi può riceverla e chi resta escluso
Restano ammessi i nuclei con Isee fino a 15 mila euro e almeno tre componenti, con priorità per quelli con figli minori. Sono invece esclusi coloro che già percepiscono l’Assegno di Inclusione, la Naspi o altri sussidi pubblici.
La selezione automatica, gestita dall’INPS e incrociata con i dati anagrafici, ha eliminato la necessità di presentare domanda: il cittadino viene avvisato dal Comune se rientra tra i beneficiari. Una semplificazione che ha ridotto la burocrazia, ma non ha evitato i ritardi, dovuti alla gestione locale delle graduatorie e ai tempi tecnici di consegna delle carte.
Le novità attese per la Social Card 2026
Nella prossima Legge di Bilancio il Governo punta a confermare la Social Card, ma con alcune modifiche. Tra le ipotesi allo studio figura un aggiornamento dei criteri Isee per tenere conto della composizione familiare e del numero di figli, così da evitare che il beneficio si concentri sempre sugli stessi nuclei.
Si valuta inoltre di anticipare la pubblicazione delle liste INPS a settembre, in modo da garantire l’attivazione delle carte entro ottobre e un utilizzo pieno durante il periodo natalizio. Un obiettivo che richiede una macchina organizzativa più rapida e risorse aggiuntive: senza nuovi fondi, l’attuale dotazione di 500 milioni non sarebbe sufficiente a coprire un milione e duecentomila famiglie come nel 2024.
C’è poi la possibilità di ampliare la gamma dei prodotti acquistabili. Dopo le esclusioni introdotte nel 2025, tra le proposte in valutazione spicca la reintroduzione di alcune voci come l’acqua in bottiglia e il trasporto alimentare locale, per venire incontro alle famiglie che vivono in zone rurali o con scarsa rete commerciale.