Rotondi e il mistero sul (nuovo?) leader del centrodestra

Pubblicato il 17 Agosto 2013 alle 16:04 Autore: Gabriele Maestri

Scherzi della tweetpolitica. Le volte in cui fare 2+2 è lecito, ma non sai se ci prendi o meno. Tutto nasce intorno a due cinguettii lanciati ieri da Gianfranco Rotondi, avellinese doc, intimamente diccì anche se dal 2008 è convintamente parte del Pdl.

Rotondi è uno che – lo scrive lui stesso sul profilo – “sta poco su twitter ma senza staff”. Quando ci sta però pare che provochi mezzi terremoti politici (persino per un moderato a vita come lui, in quanto democristiano), almeno nelle redazioni di alcune testate.

A Ezio Mauro che su Twitter dava fotograficamente conto (grazie a un’immagine dell’Huffington Post) dei piper pro Berlusconi che sorvolavano le spiagge italiane, l’ex leader della Dca ha scritto nel cuore della notte, poco dopo l’una e mezza: “perdete bava contro il cavaliere,e manco immaginate chi sta x spedirvi all’opposizione x altri 30 anni…”

Gianfranco Rotondi

Fin qui niente di eclatante, non fosse che Rotondi, non ancora assonnato, qualche minuto dopo ha risposto a un utente che chiedeva lumi su chi fosse il misterioso speditore: “e’finita ora una cena in cui chi poteva ha deciso quel che andava deciso da tempo.E l’intendenza seguirà”.

Qualcuno, a questo punto, due più due l’ha fatto sul serio, credendo che in quella cena (di cui assolutamente nulla si sa) fosse uscito un nome in grado di stendere sul nascere ogni potenziale leader del centrosinistra. I giornalisti così si sono scatenati, anche perché poco dopo Rotondi (ed erano quasi le 2) aggiungeva, sibillino come pochi “moderato nella previsione,forse 30 anni sono pochi.Al giro precedente abbiamo fatto di meglio.E ora siamo tutti d’accordo” e il mistero si infittiva.

Il giochetto, tuttavia, dev’essere sfuggito leggermente di mano: oggi, subito dopo pranzo, dodici ore dopo i tweet “illusori”, Rotondi ha cinguettato di nuovo, cercando di sgombrare il campo da dubbi. “Non mi sembra di aver scritto a Ezio Mauro che lo sfidante di Renzi e’stato scelto ad Arcore ma la stampa vive di Berlusconi e racconta così”.

Ezio Mauro

In effetti, rispondendo notte tempo a un altro messaggio di chi gli chiedeva conto della “spedizione prossima ventura”, aveva risposto: “parlo del gusto che provo nel sapere una condanna che i sinistri si vedranno notificare solo fra 3 mesi“. Anche qui, non una parola di più (per non bruciare notizia e fonte, ma a questo punto basterà aspettare), eppure una notizia politica, poco dopo, arriva: “la dc aveva sospeso le pubblicazioni a favore di Silvio.Stasera ha ricevuto il ‘visto si stampi’ x la nuova serie“. Ci voleva giusto un’altra Dc, a complicare il quadro agli studiosi dello scudocrociato del Terzo millennio…

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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