Vaticano “No guerra in Siria. C’è rischio guerra mondiale”

Pubblicato il 2 Settembre 2013 alle 13:30 Autore: Giuseppe Spadaro

Il Vaticano parla del rischio di guerra mondiale.

Già ieri Papa Francesco si è espresso in maniera nettamente contraria alla possibilità di un intervento in Siria.

“La via di soluzione dei problemi della Siria non può essere quella dell’intervento armato: il conflitto contiene tutti gli ingredienti per esplodere in una guerra di dimensioni mondiali e, in ogni caso, nessuno uscirebbe indenne da un conflitto e da un’esperienza di violenza”. E’ quanto avverte monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio ‘Giustizia e Pace’, intervistato da Radio vaticana a proposito del precipitare della crisi in Siria e all’indomani dell’intervento di Papa Francesco che ieri, nel corso dell’Angelus ha proclamato per il 7 settembre una giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo.

“Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace: la guerra chiama guerra anche perché intrappola i popolo in una spirale mortale. La guerra porta in sé una visione distorta del potere inteso come sopraffazione e dominio ed accentua il pregiudizio che tutti cercano di distruggere gli altri. Su tali presupposti, l’altro rimane sempre un antagonista, un nemico da sconfiggere; non sarà mai un fratello. La guerra non finisce mai e le ragioni della giustizia sono disattese”.

monsignor toso

Per l’esponente del Vaticano, “c’è il rischio che la situazione di violenza deflagri e dalla Siria si estenda anche ad altri Paesi. L’intervento armato non diminuirebbe la situazione di violenza, l’alternativa non può essere che quella della ragionevolezza, delle iniziative basate sul dialogo e sul negoziato. Occorre cambiare strada -indica monsignor Toso- occorre imboccare senza indugio la via dell’incontro e del dialogo che sono possibili sulla base del rispetto reciproco e dell’amore. Al potere ideologico della violenza che annienta l’avversario va sostituito il potere dell’amore che sollecita alla cura di ciò che è comune”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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