Canada, guida alle primarie del Parti Québécois

Pubblicato il 5 Ottobre 2020 alle 17:21 Autore: Lorenzo Amarotto

Avranno luogo venerdì 9 ottobre, già posticipate di 4 mesi a causa della pandemia da COVID-19, le elezioni primarie per la leadership del Parti Québécois (PQ), a distanza di due anni dalle dimissioni del leader Jean-Françcois Lisée, presentate a seguito del risultato deludente conseguito alle elezioni generali del 1 ottobre 2018, quando, con solo 10 seggi vinti, il partito divenne per la prima volta il terzo gruppo parlamentare all’interno dell’Assemblea Nazionale del Québec, dietro alla Coalition Avenir Québec e al Quebec Liberal Party.

Il PQ è un partito localista istituito nel 1968 con l’obiettivo di ottenere autonomia politica, economica e sociale per il Québec. In questo senso, il PQ si è sviluppato su posizioni nazionaliste e socialdemocratiche, ponendo l’accento sulla preservazione della francofonia.

LE PROCEDURE

Il periodo per presentare le candidature è iniziato il 2 marzo e si è concluso il 9 aprile di quest’anno. Per ottenere il modulo di candidatura, ogni aspirante leader ha dovuto versare una quota di 10’000 dollari canadesi al partito. Per ufficializzare la candidatura, era necessario presentare almeno 2000 firme di membri del PQ provenienti da almeno 9 regioni amministrative e 50 sezioni locali, oltre che versare una quota non rimborsabile di 15’000 dollari.

Per la prima volta, le elezioni per la leadership saranno aperte non solo agli iscritti, ma anche ai simpatizzanti, che per votare dovranno versare 5 dollari. Ogni avente diritto di voto in Québec può contribuire alla campagna elettorale del proprio candidato per un massimo di 500 dollari. Inoltre, nessun candidato può spendere più di 125’000 dollari.

Le procedure elettorali prevedono il voto di preferenza, sicché sarà automaticamente dichiarato vincitore il candidato che raccolga il 50% + 1 del voti. Qualora necessario, si andrà a eliminazione procedendo a un secondo e a un terzo round.

 

I CANDIDATI

Frédéric Bastien, PhD in Storia e Politica internazionale, insegna al Dawson College di Montreal. Sue battaglie sono la preservazione della lingua francese e dell’identità particolare del Québec. Nello specifico, sostiene che un’immigrazione francofona e istruita porterebbe notevoli benefici socio-economici al Québec.

Frédéric Bastien/Facebook

Sylvain Gaudreault, già leader a interim del partito e capo dell’Opposizione Ufficiale all’interno dell’Assemblea Nazionale, è stato Ministro dei Trasporti e degli Affari Municipali. Fra i temi principali della sua campagna, la sovranità del Québec, l’ambiente e le diseguaglianze sociali.

Sylvain Gaudreault/Wikipédia

Guy Nantel, umorista politico socialmente impegnato, è particolarmente conosciuto in Canada e Francia. Nel suo programma è previsto il riconoscimento dell’inglese come “minoranza linguistica nazionale”.

Guy Nantel (foto: Ryan Remiorz/The Canadian Press)

Paul Saint-Pierre Plamondon è avvocato e saggista. Afferma di essere pronto a prendere “misure decise” per preservare la lingua francese, tutelando al tempo stesso i diritti della minoranza anglofona. Ha inoltre promesso di indire un referendum sulla sovranità del Québec.

Paul Saint-Pierre Plamondon/Wikipédia.