Giovannini: “Congelare le pensioni sopra i 3mila euro”

Pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 16:20 Autore: Redazione
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Giovannini: “Congelare le pensioni sopra i 3mila euro”

(08/10/2013) “Congelare” le pensioni più elevate, riducendo l’indicizzazione degli assegni che superano i 3mila euro, destinando i risparmi ”in un’ottica di solidarietà”. Lo afferma il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, in audizione nella commissione Lavoro della Camera.

Si tratterebbe, in sostanza, di un prolungamento del “regime Fornero”, che si sarebbe concluso con la fine del 2013. “Il governo è intenzionato a mantenere’ anche per il 2014 il meccanismo che rappresenta un significativo aumento” per le pensioni nel 2013. L’indicizzazione continuerà a riguardare gli importi fino a 3 volte il minimo, mentre non opererà per i valori che supereranno il minimo di 6 volte (dunque superiori a circa 3mila euro mensili). Anche per questa categoria, negli anni successivi l’indicizzazione sarà al 75%.

Il ministro del Welfare Enrico Giovannini

Il ministro del Welfare Enrico Giovannini

Allo studio del governo, comunque c’è una rivalutazione del sistema, per ”ridurre l’indicizzazione delle pensioni più elevate”. La contrazione delle pensioni per i singoli interessati sarà significativa, ma in generale non si risparmierà molto (le pensioni elevate sono poche); quanto sarà accantonato “potrebbe essere utilizzato in ottica solidarietà, ma quei risparmi da soli non sono sufficienti a spingere verso alto le pensioni base”.

Nella stessa occasione, Giovannini ha sottolineato che l’uscita anticipata dal mondo del lavoro, con una conseguente penalizzazione sugli assegni pensionistici, non sarebbe sostenibile: determinerebbe ”un onere di diversi miliardi di euro l’anno”. Il ministro, quindi, boccia l’ipotesi di una controriforma Fornero. Ulteriori misure per favorire l’aumento del lavoro saranno inserite ”in parte nella legge di stabilita’ e in parte in un possibile collegato sul lavoro”.

Non esageratamente soddisfatte le reazioni politiche. “La proposta di Giovannini è risibile e ininfluente, non scalfisce minimamente gli inaccettabili e vergognosi privilegi della casta dei pensionati d’oro” lamenta Giorgia Meloni (Fdi); “Un passo avanti ma non sufficiente” per Maria Luisa Gnecchi (Pd).

Critici anche i sindacati: “Ci piacerebbe vedere le carte. Si stanno studiando misure che avranno ripercussioni sulla vita delle persone ed è per questo che vorremmo vederci chiaro – dice la segretaria generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone -. Se si continua a scaricare la crisi solo sui pensionati non possiamo essere d’accordo. Così come non possiamo essere d’accordo su quanto dichiarato dal ministro in merito alla revisione della riforma Fornero: non si possono condannare le persone a lavorare per tutta una vita”.

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