Stati Uniti, annunciata l’incostituzionalità del programma di intelligence

Pubblicato il 17 Dicembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

Lunedì, un giudice federale ha stabilito che il controverso programma di sorveglianza telefonica realizzato dalla National Security Agency (NSA) potrebbe essere incostituzionale. Il giudice del District of Columbia Richard J. Leon, nonostante le rassicurazioni e le interpretazioni del governo di Washington, ha stabilito che il programma violerebbe il Quarto Emendamento della costituzione degli Stati Uniti.

Infatti, come descritto dal sito Internet Politico.com, proprio il Quarto Emendamento vieta espressamente perquisizioni e sequestri ingiustificati e, pertanto, il programma svelato da Edward Snowden sarebbe illegale. Il giudice ha emesso la sentenza in conformità a una causa intentata contro la NSA da parte di Larry Klayman, un attivista a favore dei diritti civili.

Inoltre,  lo stesso giudice ha precisato che il Dipartimento di Giustizia non è riuscito a dimostrare che tale programma abbia davvero contribuito a sventare attentati terroristici nel Paese: “Sinora ho significativi dubbi circa la reale efficacia del programma di raccolta dati come un mezzo efficace per condurre indagini nei casi che comportano minacce imminenti di terrorismo. Non riesco a immaginare una più indiscriminata e arbitraria intrusione nella vita dei cittadini senza alcuna autorizzazione da parte dell’organizzazione giudiziaria”.

Edward Snowden

Edward Snowden

Soltanto pochi giorni fa il panel di esperti, istituito dal Presidente Barack Obama per affrontare la vicenda del Datagate, aveva stabilito che sono necessarie delle nuove regole ma che il programma “deve proseguire perché è di interesse strategico per gli Stati Uniti”. Il governo di Washington ha di recente smentito una notizia diffusa dalla CBS, secondo la quale si sta ipotizzando una sorte di grazia da concedere a Snowden e ha quindi affermato che egli dovrà far rientro in patria per essere processato per la fuga di notizie sulle attività dell’agenzia di intelligence.

Nel frattempo, lo stesso Snowden ha dichiarato di aver agito nella convinzione che “il programma della NSA sia contro la costituzione americana” e perché, inoltre, “fosse giusto che i cittadini americani sapessero”.