Reggio Calabria: conti in rosso e proroga del commissariamento per mafia

Pubblicato il 6 Febbraio 2014 alle 15:54 Autore: Daniele Errera

Reggio Calabria: conti in rosso e proroga del commissariamento per mafia

Reggio Calabria nuovamente nell’occhio del ciclone. Dopo che il 9 ottobre 2012 il cdm aveva disposto lo scioglimento del Comune per “contiguità mafiose” ed affidato la gestione dell’amministrazione ad una commissione prefettizia di tre membri, stamattina è arrivato l’ulteriore colpo al cuore del Comune calabrese. La Corte dei Conti, infatti, “nonostante gli sforzi” dei prefetti, ha dichiarato come “non congruo” il piano di riequilibrio finanziario comunale.

Le finanze della città sono in rosso, sostanzialmente. Una vera e propria voragine. La giustizia amministrativa scrive, nella lettera presentata ai tre prefetti, come “gli incolpevoli cittadini reggini risultano ormai già ampiamente incisi, sul terreno tributario e tariffario, dai provvedimenti assunti in esecuzione del piano di riequilibrio”. Impossibile, quindi, aumentare le tasse, nonostante i quasi 700 milioni di debito certificati nel 2012 (di cui 200 milioni di debito circa, nascano “dall’esercizio 2007 e precedenti”).

A tutto questo si aggiunge la richiesta di proroga del commissariamento per contiguità mafiose. Il rischio connubio politica-‘ndrangheta, infatti, è vivo più che mai ed Alfano – in qualità di Ministro dell’Interno – sta valutando la possibilità. La lettera del prefetto Vittorio Piscitelli spiega come “la collusione delle organizzazione criminali con l’apparato del personale e con il sistema delle municipalizzate” sia ancora ben presente nel capoluogo calabrese. La proroga del commissariamento sarebbe un duro colpo da incassare per l’ex sindaco di Reggio ed attuale Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti. Una batosta politica visto che l’ex sindaco ricopre anche il ruolo di responsabile organizzazione di Nuovo Centrodestra, mentre colui che deve scegliere se prolungare o meno il commissariamento è proprio il capo del Ncd, Angelino Alfano.

La tensione nel capoluogo di provincia più grande della Calabria è alle stelle. Il governatore ha fatto sapere di avere ricevuto una lettera di intimidazioni verso la sua famiglia, all’ex assessore Giuseppe Agliano è stata bruciata l’automobile, mentre al commissario Gaetano Chiusolo sono arrivate minacce feroci. Le iniziative di Scopelliti e di Alfano in questo fine settimana, poi, non sembrano rasserenare gli animi, anzi.

 

Daniele Errera




L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
Tutti gli articoli di Daniele Errera →