Il gradimento di Israele crolla al 29% in Italia e nel mondo
Nel caso di Netanyahu solo il 14% ne ha una visione positiva
L’Italia per una volta non fa eccezione, anzi, è quasi esattamente in media nel panorama internazionale, è il caso del gradimento di Israele, che secondo i recenti sondaggi di Pew Research è sceso al 29% sia in Italia che a livello internazionale, contando quelli che hanno una visione abbastanza o molto favorevole.
Parallelamente quelli che ne hanno una molto o abbastanza negativa sono ormai il 66% nel nostro Paese, ancora più del 62% medio internazionale. Nei Paesi in cui la stessa domanda era stata posta nel 2022, in tre anni la percezione negativa è cresciuta dell’11%, e un incremento c’è stato anche laddove lo stesso quesito era stato posto nel 2013.
Oggi la quota più alta di giudizi sfavorevoli a Israele la troviamo in Turchia, 93%, in Indonesia, 80%, in Giappone, 79% e in Europa nei Paesi Bassi, 78%. Ma le visioni negative superano il 70% anche in Svezia, Spagna, Grecia, Australia. Al contrario, ci sono alcuni Paesi in cui i giudizi positivi sono ancora preponderanti: la Nigeria, dove sono il 59%, il Kenya, 50%, in India, dove non vanno oltre il 36%, ma superano quelle negative, al 29%, in presenza di tanti indecisi. Negli Usa il gradimento è al 45%, più alto che in tutta Europa, ma anche Oltreoceano quanti hanno un’opinione negativa dello Stato ebraico sono di più, il 53%.
Il gradimento di Israele è più basso tra chi è a sinistra
Come è facile immaginare il gradimento di Israele è ancora più basso tra quanti dichiarano di essere di sinistra, un po’ dappertutto. In Italia, per esempio tra questi ad averne una visione negativa sono l’80% di quanti si identificano con le idee progressiste, ma in realtà le differenze rispetto alle opinioni degli altri non è così grande: ha una visione negativa anche il 61% di chi si dice di centro e il 56% di chi si dichiara dei destra.
Non dappertutto è così, negli Usa le opinioni sono più polarizzate, a essere contro Israele è solo il 30% di quanti negli Usa si identificano con la destra, contro il 74% dei progressisti. Lo stesso gap c’è in Australia, anche se qui in generale la visione di Israele è mediamente più negativa.
In Germania la distanza tra le opinioni di chi è di sinistra e di chi è di destra è solo dell’11%, invece.
Ancora peggio va al gradimento del premier israeliano Netanyahu, se il gradimento di Israele a livello internazionale non supera il 29%, nel caso del primo ministro si scende al 21%, e al 14% in Italia. Ora, dopo la Turchia, è la Spagna a vedere la percentuale maggiore di sfiducia in Netanyahu, con l’84%, seguita proprio dall’Italia, 80%, mentre in Ungheria gli sfavorevoli sono meno, il 57%, e negli Usa solo il 52%.
I dati più positivi per il premier israeliano sono negli stessi Paesi in cui lo Stato ebraico ha il maggior gradimento, quindi Kenya e Nigeria, con il 54% e il 50%.