Pontormo – Rosso fiorentino

Pubblicato il 6 Marzo 2014 alle 17:54 Autore: Clara Amodeo

Dall’accoppiata Pontormo Rosso alla rappresentazione della famiglia.

Allievi entrambi di Andrea del Sarto, l’uno fu pittore sempre preferito dai Medici, aperto alla varietà linguistica e al rinnovamento degli schemi compositivi della tradizione e, per questo, vicino a Leonardo, l’altro fu invece legatissimo alla tradizione pur con aneliti di originalità, assai influenzato dalla lettura cabalistica, dall’esoterismo e da suggestioni michelangiolesche. Stiamo parlando di Pontormo e Rosso Fiorentino, protagonisti, dall’8 marzo al 20 luglio, della grande mostra di Palazzo Strozzi a Firenze “Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della Maniera”.

Una rassegna che rappresenta un viaggio attraverso le vite parallele ma diverse dei principali protagonisti del manierismo della metà del Cinquecento, reso possibile grazie alla collaborazione tra Palazzo Strozzi e grandi istituzioni culturali italiane e straniere come la Galleria Palatina, gli Uffizi, il Museo di Capodimonte, le National Gallery di Londra e Washington, il Luovre di Parigi e il Kunsthistorisches Museum di Vienna.

pontormo e rosso fiorentino

Da tale sinergia di forze nasce una mostra con più di 80 opere esposte, di cui circa 50 tra tavole, tele e affreschi staccati dei due artisti e le rimanenti rappresentate da disegni, arazzi e incisioni dei loro maestri, Andrea del Sarto e fra’ Bartolomeo. Il percorso espositivo, curato da Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, e da Carlo Falciani, docente di storia dell’arte, consta di nove sezioni pensate sottoforma di due percorsi monografici raffrontati: una sequenza cronologica, in modo da consentire la migliore lettura delle profonde differenze tra i due pittori, e una tematica, comprendente i disegni, i ritratti e le raffigurazioni religiose.

Dal 14 marzo al 20 luglio, poi, il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina ospiterà la mostra “Questioni di famiglia. Vivere e rappresentare la famiglia di oggi” che, attraverso le opere di dieci artisti contemporanei, creerà momenti di riflessione sull’attuale valore sociale e culturale della famiglia, sulla persistenza di immagini e principi tradizionali che si contrappongono e sovrappongono alla decostruzione di questi valori nel mondo di oggi.

Clara Amodeo