Sondaggi elettorali Swg, ancora in crescita il M5S

Pubblicato il 31 Luglio 2025 alle 15:38 Autore: Gianni Balduzzi
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Sulla riforma della giustizia sono ancora tantissimi gli indecisi

Il trend che vede da tempo il Movimento 5 Stelle in rialzo sembra proseguire e prendere forza. Secondo gli ultimi sondaggi elettorali di Swg il M5S ha guadagnato lo 0,4% in una settimana, portandosi al 13,4%, il valore più alto dalle europee che videro una sonora sconfitta per il movimento di Conte. I valori di un tempo sono ancora lontanissimi, ma la tendenza all’ascesa è netta.

Al contrario, all’opposizione per il Pd c’è un calo di tre decimali che lo porta al 22,4%, mentre Verdi e Sinistra scendono di due, a un pur ottimo 6,7%.

Nella maggioranza la situazione è piuttosto stabile: sia Fratelli d’Italia che Lega rimangono fermi, rispettivamente al 29,9% e all’8,4% come Noi Moderati, all’1%, mentre Forza Italia risale dello 0,2% all’8,1%.

Al centro da un lato Azione perde due decimali, ed è al 3,3%, dall’altro Italia Viva e +Europa crescono, rispettivamente dello 0,2% e dello 0,1%, finendo al 2,6% e al 2,1%. Le liste minori scendono dello 0,2% al 2,1%.

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Sondaggi elettorali Swg, la riforma della giustizia conterà poco per gli italiani

La riforma della giustizia sembra essere la tipica tematica che scalda molto gli animi di chi è impegnato quotidianamente in politica, ma poco quelli degli elettori. Secondo questi sondaggi elettorali di Swg sono pochi coloro che esprimono sentimenti netti, positivi o negativi. Per esempio, se il 29% pensa che la separazione delle carriere favorirà l’imparzialità dei giudici e il 19% crede che non lo farà, per il 33% avrà su questo versante effetti positivi e negativi in egual misura e per il 19% non avrà nessun effetto particolare.

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E se si dovesse tenere un referendum sulla questione, come voterebbero gli italiani? Secondo questi sondaggi elettorali di Swg, i Sì supererebbero di molto i no, 44% a 21%, con l’82% dei sostenitori della maggioranza che sarebbe favorevole e il 42% di quelli dell’opposizione che voterebbe no. A essere a favore, però, è anche il 23% di chi ha votato per un partito di centro o sinistra. Sono tantissimi gli indecisi o coloro che non voterebbero, forse pensando ci sia una soglia di affluenza, per fare fallire il referendum? Sono ben il 35%.

Questi sondaggi elettorali sono stati svolti tra il 23 e il 25 luglio con metodo Cawi su 800 persone, quelli sulle intenzioni di voto tra il 23 e il 28 luglio con metodo Cati-Cami-Cawi su 1.200 soggetti.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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