Referendum Crimea. Due morti a Kharkiv. Napolitano: “seguire la via del dialogo”

Pubblicato il 15 Marzo 2014 alle 14:23 Autore: Guglielmo Sano
crimea referendum

In Ucraina ancora tensione: mentre la Crimea si prepara a tornare russa con il referendum di domenica, in tutte le regioni sud-orientali del paese, si infiamma la protesta contro Kiev.

Nella notte ci sono state due vittime e diversi feriti a Kharkiv: durante una manifestazione pro-Mosca, un gruppo di nazionalisti ucraini ha fatto fuoco sulla folla, da una macchina in corsa, dandosi poi alla fuga.

La polizia ha ritrovato la macchina nei pressi di un ritrovo di militanti di estrema destra, gruppi di filo-russi hanno provato a fare irruzione nel palazzo ma sono stati investiti da una raffica di colpi d’arma da fuoco.

Asserragliati nel palazzo, gli estremisti di destra, hanno anche preso degli ostaggi: alla fine, dopo lunghe trattative, la situazione è tornata sotto controllo e la polizia ha portato a termine una trentina di arresti.

Domani sempre a Kharkiv – contemporaneamente al “vero” referendum di adesione alla Federazione Russa della Crimea – si terrà una consultazione simbolica sulla seccessione dall’Ucraina.

scontri ucraina

Il Presidente Turcinov ha dichiarato che, le proteste nell’Est ucraino, sono da imputare all’infiltrazione di agenti del Cremlino: nel frattempo, il premier Yatseniuk, rende noto che la “’parte politica” del patto di libero scambio con l’UE verrà siglato da Kiev il 21 Marzo.

Lo stesso Yatseniuk ha detto poi di essere disposto a discutere dell’autonomia della Crimea, anche a rinegoziarne i punti concedendo maggiori poteri alla regione “ma intorno a un tavolo, non con le pistole che in questo momento si trovano nella regione”.

Sembra, però, che Kiev abbia ormai perso la Crimea, tuttavia, la regione sul Mar Nero potrebbe rimanere per almeno un anno, dopo il referendum, in una sorta di limbo istituzionale (formazione delle istituzioni statali, adeguamento a standard russi) ha detto il vicepremier crimeano Temirgalyev: Putin, a questo punto, potrebbe decidere di prendere tempo e posticipare l’annessione della Crimea.

Lavrov, ieri, ha comunque gelato Kerry: il Ministro russo esclude la marcia indietro di Mosca sul sostegno alle votazioni di Sinferopoli, il Segretario di Stato americano ha rinnovato la netta disapprovazione dell’impegno di Mosca in Crimea e annunciato sanzioni in arrivo già per lunedì.

Intanto i soldati russi in Crimea si sono visti sfrecciare sopra la testa dei droni americani, mentre nei pressi di Kharkiv sono cominciate delle esercitazioni dell’esercito ucraino.

lavrov kerry

Oggi il Consiglio di Sicurezza dell’ONU voterà la risoluzione presentata dagli Stati Uniti che dovrebbe dichiarare “non valido” il referendum della Crimea: la Cina probabilmente si asterrà, scontato il “veto” russo.

Anche Giorgio Napolitano interviene sulla questione ucraina, durante la sua visita a Cassino nel 70esimo anniversario dalla distruzione della città: “bisogna garantire l’indipendenza  e l’evoluzione democratica dell’Ucraina e seguire la via del dialogo per disinnescare la contrapposizione” ha auspicato il Capo dello Stato.

Guglielmo Sano




L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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