Stress test Bce, bocciate “solo” Monte Paschi e Carige

Pubblicato il 26 Ottobre 2014 alle 17:49 Autore: Redazione
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Lo stress test della Banca centrale europea ha “bocciato” 25 banche europee su 131. I test, effettuati sulla base dei bilanci del 2013, hanno certificato un ammanco di circa 9,7 miliardi. Delle 131 banche sottoposte agli esperimenti della Banca centrale, 9 sono italiane: Montepaschi, Carige, Creval, Banco Popolare, Popolare di Milano, Popolare di Sondrio, Popolare di Vicenza, Veneto Banca. Di queste banche tuttavia, cinque hanno già realizzato operazioni di rafforzamento patrimoniale nel corso del 2014, e la Bce lo segnala. Restano carenti di patrimonio, per gli elenchi Bce, dunque Montepaschi e Carige Bpm, che hanno evidenziato una carenza patrimoniale totale di 2,9 miliardi.

La Banca d’Italia sottolinea come lo stress test programmato per l’Italia sia stato particolarmente provante: “Lo scenario avverso è stato appositamente costruito in modo da costituire una vera prova di resistenza delle banche a situazioni estreme. Nel caso italiano lo scenario è molto sfavorevole perché ipotizza una grave recessione per l’intero periodo 2014-16, dopo quella già sofferta dall’economia italiana nel 2012-13, che faceva seguito a quella del 2008-09; ipotizza inoltre un riacutizzarsi della crisi del debito sovrano. Questo ipotetico scenario utilizzato nella simulazione configurerebbe quindi un collasso dell’economia italiana, con gravi conseguenze ben oltre la sfera bancaria”.

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“Questi risultati confermano la solidità complessiva del sistema bancario italiano, nonostante i ripetuti shock subiti dall’economia italiana negli ultimi sei anni: la crisi finanziaria mondiale, la crisi dei debiti sovrani, la doppia recessione”, continua la nota dell’authority guidata da Ignazio Visco. Anche perché — sottolinea la Banca d’Italia — “il contraltare del deficit patrimoniale è che 13 banche hanno dimostrato di avere surplus patrimoniale pari a 25,5 miliardi”.

Inoltre Bankitalia ricorda il differente livello di aiuti di Stato di cui hanno potuto giovarsi le banche europee: “Secondo i dati pubblicati da Eurostat, i sistemi bancari e finanziari di vari Paesi dell’area dell’euro hanno beneficiato negli anni scorsi di cospicui interventi da parte dei governi: quasi 250 miliardi in Germania, quasi 60 in Spagna, circa 50 in Irlanda e Paesi Bassi, poco più di 40 in Grecia, circa 19 in Belgio e Austria e quasi 18 in Portogallo. In Italia il sostegno pubblico è stato di circa 4 miliardi”.

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