Arrivabene e Marchionne stanno facendo piazza pulita alla Ferrari

Pubblicato il 5 Dicembre 2014 alle 18:01 Autore: Stefano Merlino
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A Maranello saranno in tanti a non mangiare il panettone. E’ questo il messaggio che arriva da Maurizio Arrivabene e da Sergio Marchionne, gli uomini chiamati a far risorgere la Ferrari dopo un’annata dai tanti record negativi. All’interno della Scuderia i due stanno letteralmente facendo piazza pulita, scatenando la rabbia di qualcuno che proprio non ne vuol sapere di andarsene.

SI SALVI CHI PUO’ – Il 2014 è stata una delle stagioni più negative da quando la Ferrari è presente nell’affascinante mondo della Formula 1. Le monoposto italiane, affidate a Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, non sono andate oltre dei risultati da medio-alta classifica, non andando mai a dar fastidio ai piani alti. Risultati ritenuti inaccettabili per una Scuderia che ha sempre dominato, lottando fino all’ultimo appuntamento del mondiale e che mai come quest’anno, aveva issato bandiera bianca già a metà stagione. Arrivabene e Marchionne avevano annunciato, poco prima che finisse il mondiale, che ci sarebbero stati dei tagli, alcuni dei quali anche piuttosto importanti ma ritenuti doverosi per tornare a vincere. In queste settimane pare che soltanto pochissimi uomini e donne, tra ingegneri, meccanici e responsabili vari, verranno riconfermati, con tanti nomi eccellenti ‘fatti fuori’.

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SOGNO NEWEY – Nick Tombazis, ingegnere greco esperto di aerodinamica, è soltanto l’ultimo di una lunga lista di ‘cacciati’ dalla nuova dirigenza Ferrari. Ci si fermerà qui? Per nulla, visto che il prossimo sarà con tutta probabilità Pat Fry, considerato uno tra i ‘maggiori responsabili’ della disastrosa stagione. Il sogno dei due manager ha un nome ed un cognome, Adrian Newey, attualmente direttore tecnico della Red Bull. Portare l’ingegnere in Italia però, è praticamente impossibile, un po’ come se una nostra squadra di Serie B contattasse i procuratori di Leo Messi.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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