Francia, esperto Cia: possibile ‘secondo atto’ dopo Charlie

Pubblicato il 8 Gennaio 2015 alle 13:05 Autore: Giuseppe Spadaro

Strage Charlie Hebdo in Francia: la ricerca dei killer non ha ancora dato i risultati sperati. Oltre al dibattito animato cresce in Francia il timore di un secondo atto ed in una Parigi i cui accessi sono blindati da ore sale la preoccupazione.

Addirittura c’è chi pensa che i terroristi che hanno assaltato la redazione parigina di Charlie Hebdo possano probabilmente pianificato un ‘secondo atto’ con cui dare seguito alla strage compiuta ieri.

A immaginarlo è Michael Scheuer, un ex agente della Cia che tra il 1996 e il 1999 fu a capo del team che dava la caccia a Osama Bin Laden.

Il fatto che gli assalitori abbiano agito mascherati e abbiano pianificato la propria fuga, spiega Scheuer in un’intervista al Telegraph, suggerisce che la loro missione non doveva concludersi con la strage e potrebbe essere accompagnata da un video propagandistico nel quale i terroristi intenderebbero celebrare il loro successo.

“Non erano degli attentatori suicidi, dato che indossavano maschere e guanti -dice l’ex agente Cia- potrebbe esserci una seconda parte. Se questa sia un altro attacco o un video, non lo so”.

charlie hebdo

I tre sospettati al momento sono i fratelli franco-algerini Said e Cherif Kouachi, di 34 e 32 anni, recentemente tornati dalla Siria, e il 18enne Hamyd Mourad.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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