Charlie Hebdo, doppio blitz: uccisi i fratelli Kouachi, morti quattro ostaggi

Pubblicato il 9 Gennaio 2015 alle 12:25 Autore: Redazione
Strage Charlie Hebdo in Francia

Un doppio blitz delle forze speciali francesi a Dammartin-en-Goele (nord di Parigi) e a Porte de Vincennes (sud della capitale): sono stati uccisi i fratelli Kouachi, autori della strage nella redazione del settimanale Charlie Hebdo e Amedy Coulibaly che nella capitale teneva in ostaggio almeno 6 persone in un supermercato ebraico. La sua complice invece è riuscita a fuggire. In centro quattro agenti sono rimasti feriti, quattro ostaggi hanno perso la vita (tre di loro sarebbero morti già prima dell’assalto) e altri quattro sarebbero gravissimi. Il dipendente della stamperia diDammartin si era invece nascosto dentro uno scatolone e gli attentatori non sapevano che fosse all’interno della fabbrica: è uscito indenne dall’assalto.

I fratelli franco algerini Cherif e Said Kouachi, sospettati di aver condotto l’attentato alla sede di Charlie Hebdo l’altro ieri, sono stati rintracciati a nord di Parigi in località Dammartin-en-Goele. I due fratelli probabilmente si stavano dirigendo verso l’aeroporto di Parigi quando sono stati intercettati dalla polizia francese.

terroristi barricati

I vertici della Gendarmerie avevano chiesto alle tv presenti in località Dammartin di non filmare le operazioni delle teste di cuoio. I reparti speciali hanno chiuso in modo impermeabile il perimetro dell’intero paesino a circa 25 km da Parigi. Alla popolazione è stato ordinato di rimanere in casa, nelle scuole e negli uffici.

L’epilogo è molto vicino” riferiscono i funzionari delle forze dell’ordine, al momento, impegnati nelle trattative con i terroristi. I Kouachi hanno fatto sapere che “moriremo come martiri”. È probabile un blitz nelle prossime ore. Come si vede da alcune foto pubblicate su Twitter dai portali di informazione francesi gli uomini dei reparti speciali hanno guadagnato il tetto dell’edificio.

Ieri i Kouachi sono stati avvistati non lontano da Dammartin. Un benzinaio li aveva riconosciuti negli uomini, a bordo di una Clio grigia, che gli avevano sottratto carburante e cibo. La polizia, ritenendo che dopo la rapina si fossero allontanati a piedi, li ha cercati nei boschi della Piccardia. Un elicottero li avrebbe avvistati in località Crepy-en-Valois, non lontano dalla stazione di rifornimento assaltata. Stamattina i due sono stati avvistati sull’autostrada N2 in direzione Parigi.

Strage di Charlie Hebdo rivendicata dall’IS

L’IS ha rivendicato la strage Charlie Hebdo. L’Imam Abu Saad al-Ansari, ritenuto vicino allo Stato Islamico, durante un sermone pronunciato a Mosul ha detto che prossimamente “toccherà a Usa, Gran Bretagna e altri“. Nel frattempo continuano le indagini sulla sparatoria di ieri a Parigi, in cui ha perso la vita una vigilessa di 26 anni: il sospettato apparterrebbe alla stessa cellula terroristica dei fratelli Kouachi. Inizialmente era stato escluso un collegamento tra le due azioni armate.

charlie terroristi

Terroristi in azione, nuova sparatoria a Parigi

Le autorità francesi sono impegnate su due fronti: oltre all’assedio di Dammartin, le forze speciali sono state chiamate a intervenire nella zona orientale di Parigi, a Port Vincennes. Un gruppo di terroristi tiene in ostaggio un gruppo di persone, 5 secondo i media francesi, in un supermercato kosher. Non è escluso che tra gli assaltatori ci sia anche Amedy Coulibaly. L’uomo è sospettato di aver ucciso una vigilessa a Montrouge nella zona sud di Parigi.

Secondo France Presse 2 persone tenute in ostaggio all’interno del supermercato sarebbero state uccise. Invece Reuters, citando fonti di polizia, riferisce che gli ostaggi sono 6, uno di essi sarebbe gravemente ferito.

I due assalitori avrebbero richiesto di lasciar andare i fratelli Kouachi, hanno minacciato di uccidere gli ostaggi nel caso in cui venisse condotto un blitz contro di loro. Ciò confermerebbe il collegamento tra l’attacco al supermercato e l’assedio subito dal commando che ha colpito la sede della rivista Charlie Hebdo a Dammartin.

L'autore: Redazione

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