Legge elettorale, Renzi accelera sull’Italicum Guerini conferma “Entro le elezioni regionali”

Pubblicato il 26 Marzo 2015 alle 11:48 Autore: Giuseppe Spadaro

L’intenzione di Renzi e del Pd, almeno della sua maggioranza, sembra essere quella di approvare la nuova legge elettorale, l’Italicum, prima del prossimo turno di elezioni amministrative e regionali.

Nonostante gli appelli della minoranza del Pd che chiede ulteriori modifiche o momenti specifici dove approfondire il tema riforme, Renzi e il gruppo dirigente non vogliono che si possa rallentare il percorso verso l’approvazione delle riforme.

Italicum, Guerini “Già modificato al Senato”

“Un conclave sulle riforme? No, guardi: abbiamo discusso a lungo, per mesi. Continueremo a farlo nelle sedi opportune, come la direzione e i gruppi. Altre soluzioni sono sbagliate. Anzi, inutili”. Così il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini in un’intervista a Repubblica. “La legge elettorale l’abbiamo già modificata insieme, al Senato. Abbiamo dialogato e raccolto gli spunti della minoranza: sulle soglie, sul rapporto tra eletti ed elettori, sull’accesso al premio di maggioranza. Il risultato è stato un testo equilibrato, frutto dell’accordo nella maggioranza”.

“Arriva un momento in cui si decide”

“Arriva un momento in cui si decide. Continuando a legare il ddl Boschi all’Italicum, spostando sempre l’asticella rischiamo di non arrivare mai a una conclusione”. L’obiettivo del via libera all’Italicum prima delle Regionali “significa semplicemente che la legge elettorale è tra le nostre priorità. Non a caso ne discuteremo lunedì”.

“Sarebbero pazzi coloro i quali nel Pd immaginassero iniziative per contrastare il governo guidato dal segretario del partito di cui fanno parte. Non sarebbero in linea con i nostri elettori e militanti, oltre che con gli interessi del Paese”.

Riforma Rai, Cuperlo (Pd) “Quanta fretta”

L’esponente della minoranza del Pd Gianni Cuperlo concentra la sua attenzione sulla riforma della Rai e commenta: “quanta fretta” da parte del governo e invece servirebbe aprire un fronte anche sulla Rai dove c’è bisogno di “un diaframma tra governo e consiglio di amministrazione”.

Gianni Cuperlo parla a Repubblica della riforma del servizio pubblico. “Non vogliamo certo sabotarlo – spiega il leader di Sinistra Dem – ma portare il nostro contributo. La Rai è un’azienda particolare, che ha un’influenza forte sulla politica: proprio per questo, bisogna mettere più distanza possibile tra i partiti e la scelta dei vertici”.

 

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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