Rinnovo cda Rai: ecco i profili dei neo eletti

Pubblicato il 5 Agosto 2015 alle 11:35 Autore: Daniele Errera

Rita Borioni, Guelfo Guelfi, Franco Siddi, Paolo Messa, Carlo Freccero, Arturo Diaconale e Giancarlo Mazzuca. Sono loro i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione Rai, votati dalla Commissione di Vigilanza. Grandi profili per certi, un’occasione mancata per altri. Analizziamo i lineamenti delle personalità nominate.

La Borioni, unica donna nel cda Rai, è una 49novenne dal profilo tecnico, “macchè politico”, tende a precisare. Ricercatrice universitaria, quindi professoressa si è laureata in Storia comparata dell’arte dei paesi europei. “La nomina – sostiene – è stata come un acquazzone estivo non sapevo nulla, sono entusiasta”. Un profilo culturale/tecnico piace definirsi, la Borioni. Ma c’è chi incalza: è di nomina politica, proviene dalla fondazione Italianieuropei, quella di D’Alema. Era collaboratrice di Orfini durante la segreteria Bersani. Poi c’è Guelfo Guelfi, il più renziano dei renziani. Il suo spin doctor, si vocifera nei corridoi del Nazareno. Trai nominati Rai a maggioranza c’è anche Franco Siddi, giornalista sardo è stato segretario della Federazione Nazionale Stampa Italiana.

immagine rai

Quanto ai partiti extra Pd anche Ncd ha eletto uno dei ‘suoi’: è Paolo Messa, editore del portale web Formiche.net, in passato ufficio stampa dell’Udc. Ma il centro destra ha posto una longa manus su cui è evidente la nomina di Giancarlo Mazzucca, già deputato Pdl tra 2008 e 2013. Forza Italia, poi, ha esposto e nominato Arturo Diaconale, già direttore dell’Opinione delle libertà (il cui nome è già una presentazione): uomo di Berlusconi, candidato nel collegio elettorale uninominale di Rieti con FI fu battuto da Gavino Angius.

Freccero, il nome di Sel e M5s

L’ultimo profilo è quello di Carlo Freccero, votato da Sinistra Ecologia e Libertà e Movimento 5 Stelle, già direttore di rete e responsabile di palinsesti anche all’estero, è sicuramente il nome più esperto fra tutti per quel che riguarda l’audiovisivo. Il diretto interessato non perde tempo e all’Huffington Post afferma come si aspettasse “più che altro che la proposta venisse dalla sinistra Pd”. Ma la minoranza dem aveva proposto il nome di Ferruccio De Bortoli per il cda Rai. Un nome svuotato dalla maggioranza Pd che, per mezzo del Presidente Matteo Orfini, afferma: “la minoranza del partito è ormai abituata ad esercitare veti. Si è presentata con un nome secco e quello di De Bortoli è un nome autorevole ma è curioso che sia venuto dalla minoranza Pd”.

de bortoli in primo piano con braccia conserte

 

Bersani: “Questa roba qui la chiamiamo riforma?”

Sul rinnovo del cda Rai parla Pier Luigi Bersani, intervistato dal Corriere della Sera: “questa roba qui la chiamiamo riforma? È curioso un azionista che rinnova la governance con le vecchie regole, prima di aver definito un progetto per risolvere i problemi industriali. Io mi rifiutai di nominare il cda con la Gasparri. Con tutta la stima per i nominati, che uno come De Bortoli non possa avere cittadinanza è stupefacente”.
con una mano sulla fronte bersani seduto in platea durante iniziativa del pd

Chiude il giro delle argomentazioni la candidatura di Antonio Capo Dell’Orto a Direttore Generale della Rai. Una nomina che sembra ormai profumare di elezione. Un nome che potrebbe aprire una svolta alla presidenza: con Campi Dell’Orto direttore, la presidenza potrebbe essere affidata ad una donna. Si pensa ad Antonella Mansi, vicepresidente di Confindustria, di Patrizia Grieco, membro di spicco di Enel, e di Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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