Minoranza PD, a Roma c’è l’anti Leopolda “Questa è l’unica riunione del PD”

Pubblicato il 12 Dicembre 2015 alle 12:10 Autore: Redazione
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Minoranza PD, a Roma in scena la contro Leopolda

“Con il PD in un mondo che cambia. Per un nuovo centrosinistra”. Questo il titolo della riunione organizzata al Teatro Vittoria di Roma dalla minoranza PD. Una riunione che, secondo gli organizzatori, non è una “anti-Leopolda” ma anzi “l’unica vera riunione del PD”.

All’evento – organizzato dall’ex capogruppo alla Camera Roberto Speranza, dall’ex candidato segretario Gianni Cuperlo e dal senatore Sergio Lo Giudice – interverranno dirigenti ed amministratori del PD oltre a giornalisti come Lucia Annunziata, politologi come Piero Ignazi ed esponenti politici come Emma Bonino. Presenti anche il “renziano” Lorenzo Guerini – vicesegretario del Partito Democratico – e, in collegamento da Milano, il sindaco Giuliano Pisapia.

Minoranza PD a Roma: “Il partito è qui”

L’evento del Teatro Vittoria è già stato ribattezzato dagli opinionisti come una sorta di “Stati generali della minoranza PD”. Ma l’ex segretario Pier Luigi Bersani non ci sta a ridurre il tutto ad un’anti Leopolda, come spiega al quotidiano Repubblica, rivendicando la natura genuinamente “PD” dell’evento: “Noi siamo in questa situazione: l’ex segretario del Pd, io, stasera (ieri sera, ndr) va a cercare tessere. L’attuale segretario del Pd invece fa una iniziativa che con il Pd non c’entra nulla, come dichiara esplicitamente. Accadono cose stravaganti..”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Roberto Speranza, che apre così l’evento: “Sono stanco di misurare ogni pensiero sulla distanza o vicinanza alle parole del premier. Questa non è un’antileopolda come qualcuno l’ha impropriamente definita”. E aggiunge, per chiarire: “Diciamo no a chi continuamente ci chiede di scissioni: il Pd è il nostro partito e non esiste nessuna scissione possibile”.

Ma l’assemblea è anche un ‘no’ secco al sindaco di Firenze Dario Nardella e all’ipotesi di ‘Partito della Nazione’, avversato dalla minoranza come spiegato anche da Bersani: “se la strategia fosse quella di portare il Pd in una generica e confusa posizione centrale o centrista vorrebbe dire non aver capito nulla”. E aggiunge: “Bisogna invece tenere alti, in questo momento, bandiera e valori del centrosinistra”.

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