Brexit: permanenza nell’Ue appesa a un filo?

Pubblicato il 15 Dicembre 2015 alle 14:06 Autore: Guglielmo Sano
referendum brexit, ukip, anti europeisti

Brexit: il premier David Cameron spera di convincere l’Unione Europea a rinegoziare con Londra alcuni aspetti dell’adesione (legati in particolare al fenomeno migratorio e alla libera circolazione delle persone), in vista di un relativo referendum previsto, al momento, per il 2017 – dopo che la consultazione ha superato l’ultimo scoglio parlamentare e si prepara a divenire legge, mostrando i risultati di alcuni autorevoli sondaggi diffusi nella mattinata. Infatti, dalle rilevazioni ICM e Survation emerge che, se il popolo britannico venisse chiamato a decidere oggi, la permanenza della Gran Bretagna nella comunità dei 28 sarebbe appesa a un filo.

Brexit: permanenza nell’Ue appesa a un filo?

Infatti, stando ai dati ICM, il 42% degli intervistati voterebbe per rimanere nell’Ue (un punto in meno rispetto all’ultima rilevazione risalente alla prima settimana di dicembre), allo stesso modo un altro 42% degli intervistati (due punti di percentuale in più) non avrebbe dubbi nel votare contro la permanenza della Gran Bretagna sotto l’ombrello di Bruxelles. Se si escludono gli indecisi, è testa a testa (50% Vs. 50%) tra chi vuole rimanere nell’Ue e chi vuole lasciarla (è il dato più alto di favorevoli alla Brexit rilevato da ICM sin dal 2013). Inoltre, nel caso in cui la rinegoziazione che Cameron vuole portare avanti non convincesse i britannici, dicono dall’Istituto, la percentuale di chi vuole uscire dall’Ue salirebbe a quota 53% contro il 47% di cittadini a supporto della permanenza (sempre escludendo gli indecisi). 

Le statistiche di Survation non sono poi così diverse: il 40% degli intervistati voterebbe a favore della permanenza nella Comunità Europea (due punti in meno), il 42% contro (due punti in più), il 18% ha dichiarato di non avere un’opinione netta sull’argomento. Quest’ultima indagine è stata commissionata dall’Alleanza per la Democrazia Diretta (ADDE), la coalizione di partiti anti-europeisti di cui fa parte anche l’UKIP, che ha salutato con soddisfazione il risultato evidenziando che, escludendo gli indecisi, il 51% dei britannici ha espresso parere favorevole rispetto a un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Ue (il 49% vorrebbe rimanere). Anche l’agenzia di scommesse Ladbrokes riporta l’impennata delle quotazioni di un’eventuale Brexit

Secondo le analisi della London School of Economics, la nazione britannica maggiormente a favore della permanenza nell’Ue sembra essere la Scozia (anche l’Irlanda del Nord pare schierarsi a favore, ma la copertura dei sondaggi non è finora equiparabile a quella della altre zone del Regno Unito). La nazione pro Brexit per eccellenza è sicuramente l’Inghilterra, mentre il Galles si pone “a metà strada” tra Glasgow e Londra (anche se un pò più vicino a quest’ultima).

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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