Sanzioni contro la Russia: l’Italia ritarda il rinnovo

Pubblicato il 16 Dicembre 2015 alle 13:31 Autore: Redazione
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Sanzioni contro la Russia: l’Unione Europea lunedì, dopo che l’Italia aveva insistito sulla necessità di un confronto tra tutti gli Stati membri, non ha potuto esprimersi per un rinnovo delle sanzioni contro la Russia. La cancellazione del punto dall’ordine del giorno, indica la misura delle crepe esistenti nell’Unione per l’aggressione russa in Ucraina. La questione sembra che debba essere riproposta nell’incontro dei leader europei previsto nel corso della settimana. “Non vedo alcuna ragione per ritardare” ha espresso Linas Linkevicius, il ministro degli esteri della Lituania, osservando che il cessate il fuoco, noto come “accordo di Minsk”, tra il governo ucraino e i separatisti filo russi non era ancora stato messo in atto.

Sanzioni contro la Russia: l’Italia ritarda il rinnovo

“Se non vediamo reali progressi nell’attuazione dell’accordo di Minsk, allora dobbiamo andare oltre – ha sottolineato Didier Reynders, il ministro degli esteri belga – senza l’attuazione dell’accordo, abbiamo bisogno di prolungare le sanzioni”. Federica Mogherini, l’alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha riferito in una conferenza stampa con i giornalisti, che l’Unione, durante il vertice di giovedì, potrebbe raggiungere una decisione politica: “La valutazione generale di oggi è che si stia andando nella direzione di un proseguimento delle sanzioni”.

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L’Italia, la settimana scorsa, ha impedito proceduralmente la decisione ai ministri degli esteri dell’Unione: è richiesta l’unanimità, se uno dei 28 membri segnala la sua opposizione blocca il rinnovo. Il ministro degli esteri italiano, Paolo Gentiloni, ha sostenuto “Nessuno è per il pro o contro le sanzioni. È una questione di principio. Tutti abbiamo sempre detto che la decisione di un rinnovo delle sanzioni dovrebbe essere presa in base alla valutazione dell’implementazione del protocollo di Minsk … Penso che questo è ciò che farà il consiglio europeo”. Da fonti diplomatiche si apprende che le istruzioni provengano direttamente dall’ufficio del premier italiano Matteo Renzi.

La Russia è un importante partner economico per l’Italia; ma sono importanti anche le considerazioni geopolitiche: l’Italia, la Francia e altre potenze europee vogliono l’aiuto russo per fermare la purulenta guerra civile siriana, che ha alimentato il terrorismo e ha inviato un gran numero di rifugiati in fuga in Europa. Il presidente François Hollande, dopo gli attacchi terroristici di Parigi del mese scorso, è volato a Mosca per parlare con il presidente Vladimir Putin e ritiene, che l’Europa debba allentare le sanzioni nei confronti della Russia. “Data la situazione in Siria, in Europa sono apparsi dei segnali di cambiamento di tendenza nei confronti della Russia: l’Italia sta inviando delle avvisaglie particolarmente forti – ha spiegato il German Marshall Fund, un organismo di ricerca – Ma è troppo presto per giustificare un cambiamento di politica, perché non c’è stato alcun tangibile progresso russo in Ucraina e il sollevamento delle sanzioni, o un loro allentamento, lascerebbe i paesi dell’Europa orientale troppo preoccupati per la loro sicurezza”.

Gabrielis Bedris

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