Achille Occhetto: “D’Alema maestro di complotti, me ne andai perchè erano già iniziati”

Pubblicato il 6 Giugno 2014 alle 13:33 Autore: Redazione
massimo d'alema e achille occhetto

Achille Occhetto contro Massimo D’Alema. Una nuova puntata dello storico scontro tra i due leader della sinistra va in scena a “Lo schiaffo”, trasmissione che va in onda su Class TV.

Occhetto, ripercorrendo le vicende che portarono alla famosa svolta della Bolognina, ricorda come D’Alema non fosse convinto della scelta, decidendo di appoggiarla solo dopo un’azione di convincimento da parte del padre.

La scelta condivisa però si fermò lì. Secondo Occhetto la sua idea di “un nuovo inizio, uscendo dalle macerie del comunismo con un nuovo partito realmente di sinistra” non trovava d’accordo D’Alema, il quale dapprima la sopportò e poi preferì la linea “del governo per il governo, dei salotti buoni e di una svolta moderata”.

achille occhetto massimo d'alema

Questa netta idiosincrasia portò Occhetto a prendere sempre più le distanze dal PDS. L’ultimo leader del PCI rincara la dose: “fui io ad andarmente perchè era già iniziata la stagione dei complotti, già intravedevo il partito che poi anni dopo avrebbe fatto fuori Prodi con i famosi 101″. Ed aggiunge: “D’Alema era maestro nell’organizzazione di questi gruppi di apparato“.

Achille Occhetto è un fiume in piena: “andai alla seconda Bolognina per chiedere scusa agli italiani, quando alcuni filoni di Tangentopoli lambirono il nostro partito”, chiedendo di “rivedere i finanziamenti esterni e la gestione delle cooperative, con il risultato di ritrovarmi in isolamento totale”. L’ex leader PCI aggiunge: “iniziarono a considerarmi pericoloso, ma io volevo semplicemente attuare la politica di Berlinguer, e me ne andai perchè la maggioranza andava ormai in un’altra direzione”.

Per Occhetto non è un caso che i suoi successori si sperticarono poi in elogi verso Craxi “considerandolo moderno e denigrando Berlinguer, considerandolo quasi un fratacchione moralista”.

Il leader della sinistra aggiunge ulteriori particolari: “Prima di dare le mie dimissioni, licenziammo molti membri dell’apparato per mancanza di soldi, ma dopo il mio addio i soldi sono di nuovo tornati“.

L'autore: Redazione

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