Pensioni e stipendi dei parlamentari nel resto d’Europa, tutti i dati

Pubblicato il 27 Marzo 2017 alle 08:00 Autore: Gianni Balduzzi
pensioni, parlamento inglese

Pensioni e stipendi dei parlamentari nel resto d’Europa, tutti i dati

Il Movimento 5 Stelle ha duramente protestato per la bocciatura in Montecitorio della loro proposta sui vitalizi. Ovvero sulle pensioni dei parlamentari, che, come sappiamo, dopo la riforma del 2012, devono seguire il metodo contributivo, a differenza di prima, ma mantengono alcuni privilegi. Tra questi la possibilità di ricevere una pensione a 65 anni di età, o comunque all’età degli altri dipendenti pubblici, ma dopo solo 4 anni e 6 mesi di contribuzione. Mentre per i normali dipendenti ce ne vogliono 20 per poi avere diritto alla pensione di vecchiaia.

E’ un tema che periodicamente ritorna, legato a stretto filo a quello degli stipendi dei parlamentari stessi.

Ma cosa succede nel resto d’Europa? Vediamo come si comportano negli altri Paesi principali del continente

Pensioni e stipendi dei parlamentari – Francia

In Francia tra gettoni di presenza, bonus per l’alloggio e stipendio vero e proprio un deputato riceve un lodi di circa 7.100€ al mese

La pensione media, che scatta a 65 anni, è di 2.700€ al mese attualmente.

I deputati possono viaggiare gratis in treno per tutta la Francia in prima classe. Tuttavia per muoversi nell’area di Parigi possono usare le auto blu, che sono solo 12, solo previa disponibilità e per scopi legati alla funzione di deputato.

Pensioni e stipendi dei parlamentari – Germania

pensioni, parlamento tedesco

Nel Paesi di Angela Merkel lo stipendio dei deputati non può essere maggiore di quello di un giudice della corte suprema federale. Attualmente è di 9.082€ mensili, per un totale annuale di 108.984€. In più però può ottenere un assegno finalizzato alle spese di mantenimento di un ufficio, o per la comunicazione

La pensione viene data sulla base della remunerazione ricevuta come parlamentare. Basta però essere stato in Parlamento anche solo un anno per riceverla. Dopo i 55 anni se il deputato è nato prima del 1958. Sarà versata dopo i 67 anni per coloro che sono nati dopo.

Pensioni e stipendi dei parlamentari – Regno Unito

pensioni, parlamento inglese

In Gran Bretagna un membro del Parlamento riceve un salario annuo di 74 mila sterline, ovvero 85.760€. Tuttavia vi sono anche rimborsi per spese sostenute per lo staff, l’ufficio, i viaggi, l’alloggio, ecc, monitorate dal  Independent Parliamentary Standards Authority

Lo schema pensionistico è basato sugli anni trascorsi come parlamentare, e sullo stipendio finale al momento del ritiro, quindi di fatto è retributivo, come in Italia prima del 2012

Pensioni e stipendi dei parlamentari – Polonia

Per i deputati polacchi siamo in possesso solo dei dati sugli stipendi, che non sono particolarmente ricchi. Si tratta di 27953€ annui, cui aggiungere un assegno del 25% per le spese sostenute, e inoltre i costi per le bollette, per gli uffici, lo staff, ma anche la consulenza di esperti, sono tutti pagati.

C’è inoltre un incremento di questi salari se il deputato è presidente di una commissione, +20%, o vicepresidente, +15%, o presidente di una sotto-commissione, +10%

Pensioni e stipendi dei parlamentari – Austria

I parlamentari percepiscono 120.166€ all’anno. Possono chiedere rimborsi spesi che non superino i 524€ al mese, quindi piuttosto bassi, considerando gli alti salari regolari.

I contributi pensionistici semplicemente si aggiungono a quelli versati per altri eventuali lavori e seguono le regole della previdenza nazionale senza diverse regole

Pensioni e stipendi dei parlamentari – Italia

E infine il nostro Paese. Lo stipendio mensile è di 5.304€, che può cambiare se il parlamentare ha già un suo lavoro. Si aggiunge un assegno mensile di 3500€ più un rimborso di 1650€ per spese generali. Il totale, qui si parla del Senato, è di circa 10385€ mensile.

Come sappiamo è pagata una pensione che dal 2012 è basata sul sistema contributivo, bastano ora 65 anni e 4 anni e 6 mesi.

Giusto? Sbagliato? Questi brevi confronti possono dare un’idea. Forse il sistema pensionistico migliore risulta quello austriaco; in cui si usa lo stesso sistema di previdenza dei normali dipendenti; aggiungendo i contributi percepiti nell’attività di parlamentare, come se fosse un lavoro come gli altri. Come in effetti dovrebbe essere.

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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