Sondaggi elettorali Francia, l’analisi: potenzialmente ampio ma fluido, ecco l’elettorato di Macron

Pubblicato il 27 Marzo 2017 alle 10:16 Autore: Emanuele Vena
sondaggi elettorali francia - Emmanuel Macron, candidato di En Marche!

Sondaggi elettorali Francia, l’analisi: potenzialmente ampio ma fluido, ecco l’elettorato di Macron

A poco meno di un mese dal voto Emmanuel Macron, il volto nuovo della politica transalpina, è sempre più il favorito per la corsa alle elezioni presidenziali 2017. L’analisi dei sondaggi elettorali condotti in Francia ci permette di capire quali potrebbero essere i suoi punti forti e quale, viceversa, il suo tallone d’achille.

Stando alle rilevazioni condotte da IFOP, il candidato di En Marche! sarebbe ora in testa sia al primo che al secondo turno. Con vista sulla tornata del 23 aprile, Macron totalizzerebbe il 26% dei consensi, staccando Marine Le Pen di un punto. A coronamento di un inseguimento che durava ormai da diverse settimane. Molto meno equilibrato sarebbe invece il dato in vista del ballottaggio del 7 maggio, che vedrebbe l’ex ministro del governo Valls superare il 60% e staccare la leader del Front National di oltre 20 punti.

Ormai fuori dai giochi in vista del ballottaggio sembra invece il candidato del centrodestra gollista François Fillon. Fiaccato dalle beghe giudiziarie, Fillon al 1° turno faticherebbe a raggiungere quota 20%. Uno scenario condiviso dai principali istituti demoscopici transalpini, da Opinion Way ad Harris Interactive, passando per Elabe e BVA.

Sondaggi elettorali Francia: l’analisi del consenso di Macron

Ma come è strutturato il consenso di Macron? Le rilevazioni condotte con periodicità quotidiana da IFOP ci aiutano a capirne di più.

Un dato che può sorprendere poco, vista la nascita sostanzialmente recente del suo movimento, è la fidelizzazione del suo elettorato. Infatti, il 92% di chi si ritiene simpatizzante di En Marche! dichiara che voterebbe Macron al 1° turno. Un valore inferiore solo a quello registrato dalla Le Pen per la quale voterebbe il 92.4% degli elettori del Front National.

Tuttavia, la vera forza del consenso di Macron sta nella capacità di penetrazione nella parte restante di elettorato. Il giovane candidato indipendente è infatti la prima scelta per il 42% degli elettori socialisti. Un risultato persino leggermente superiore a quello del candidato ufficiale del PS, Benoit Hamon. Ma non solo. Macron infatti sarebbe il preferito per quasi la metà di coloro che votarono François Hollande nel 2012.

L’ex ministro è anche la prima scelta per un quarto degli elettori moderati UDI, il cui appoggio a Fillon sembrava in bilico nelle settimane passate. Inoltre, il suo profilo sembra molto appetibile anche per gli elettori ecologisti, rimasti “orfani” dopo il ritiro della candidatura di Jadot. Sebbene il 40% di loro ritenga il socialista Hamon come prima scelta, vi è un ulteriore 28% che invece preferirebbe Macron. Ed a votarlo potrebbe essere persino un elettore gollista su 10 e addirittura 1/5 di coloro che scelsero Nicolas Sarkozy  5 anni fa. Stupisce invece meno il suo consenso tra gli elettori del MoDem – il 59% di loro lo considera prima scelta – specie dopo l’appoggio ufficiale da parte del suo leader François Bayrou.

sondaggi elettorali francia, presidenziali 2017 - l'analisi del consenso di emmanuel macron

Sondaggi elettorali Francia: Macron, un consenso eterogeneo

Il consenso di Macron è piuttosto stratificato anche sul versante geografico e socio-economico. Il candidato indipendente, oltre ad essere il favorito nelle città e nell’area metropolitana parigina, si difende bene anche nelle zone rurali, registrando oltre il 20% delle intenzioni di voto, secondo solo a Le Pen.

Sul piano socio-economico, Macron prevale tra le classi più agiate e nella classe media, mentre Le Pen è avanti tra gli operai. Il giovane candidato indipendente si difende bene tra i pensionati, precedendo la leader del FN e piazzandosi alle spalle di Fillon.

Ben distribuito è anche il consenso sul piano anagrafico. Macron è molto competitivo tra gli under 35 – dilagando tra gli under 25 – ma si difende molto bene anche tra gli over 50. Inoltre, il giovane candidato è la prima scelta tra gli uomini, giocandosela però alla pari con Le Pen anche tra le donne.

Sondaggi elettorali Francia: l’incognita per Macron

Quello appena dipinto sembra uno scenario decisamente roseo. Ma quali potrebbero essere i maggiori pericoli per Macron? Pur essendo potenzialmente molto ampio, l’elettorato orientato verso l’ex ministro è ancora estremamente fluido. Ad oggi, infatti, solo il 60% di coloro che lo appoggerebbero sembra sicuro di tale scelta. Un dato superiore a quello di Hamon ma inferiore rispetto agli altri candidati principali, da Fillon a Le Pen passando per il radicale di sinistra Jean-Luc Mélenchon.

Tuttavia, anche qui il tempo sembra dalla parte di Macron. Analizzando il trend delle ultime settimane, il dato sembra consolidarsi. L’avvicinamento al voto, coniugato con le buone impressioni riservate da Macron nel primo duello televisivo, sembra dipanare gradualmente i dubbi. Basti pensare che ad inizio marzo meno del 50% dei suoi simpatizzanti era sicuro di votarlo. Insomma: per  il 39-enne di Amiens il sogno dell’Eliseo sembra assumere sempre più i contorni della realtà.

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
Tutti gli articoli di Emanuele Vena →