Sondaggi: i Repubblicani Usa non sono preoccupati per il Global Warming

Pubblicato il 3 Giugno 2017 alle 17:10 Autore: Guglielmo Sano
sondaggi, sondaggi esteri, ultimi sondaggi

Sondaggi: i Repubblicani Usa non sono preoccupati per il Global Warming

La questione è tornata alla ribalta con le presidenziali Usa dello scorso novembre. L’attuale inquilino della Casa Bianca non ha mai nascosto il proprio scetticismo riguardo gli Accordi di Parigi. Ora, a pochi giorni dagli incontri tra i ministri dell’Ambiente del G7, Trump non sembra intenzionato a tornare sui suoi passi. Gli Usa si tireranno fuori dall’importante trattato sul clima. D’altra parte, nonostante la più o meno velata “condanna” internazionale, la scelta del Presidente americano pare in linea con le idee dei suoi elettori. Almeno così sembra guardando la grafica realizzata da Statista per Forbes basata su un’indagine del Pew Research Center  risalente al 2015.

sondaggi, sondaggi esteri, ultimi sondaggi

Sondaggi: i Repubblicani Usa non sono preoccupati per il Global Warming

A pensare che il cosiddetto global warming sia un problema serio, innanzitutto, brasiliani (86%) e indiani (76%). Il tema del surriscaldamento del pianeta, invece, preoccupa meno cinesi (18%) e russi (33%). In generale, gli americani non sono particolarmente “preoccupati” (45%, media mondiale 54%).

sondaggi, sondaggi esteri, ultimi sondaggi

Tuttavia, la percentuale varia nettamente a seconda dell’appartenenza politica.

sondaggi, sondaggi esteri, ultimi sondaggi

Per il 68% dei Democratici Usa il global warming è un problema serio. Un’opinione che viene condivisa soltanto dal 20% dei repubblicani statunitensi.

sondaggi, sondaggi esteri, ultimi sondaggi

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →