Missile balistico intercontinentale: i paesi che possono lanciarlo

Pubblicato il 7 Luglio 2017 alle 17:33 Autore: Guglielmo Sano
missile balistico intercontinentale

Missile balistico intercontinentale: i paesi che possono lanciarlo

Nella grafica pubblicata da Foreign Policy tutti i paesi che hanno nelle proprie disponibilità degli ICBM. L’acronimo sta per Missile balistico intercontinentale; in sostanza, l’ICBM è un missile per il trasporto di ordigni nucleari a lungo raggio. Può raggiungere altezze considerevoli, anche parzialmente orbitali, ed ha una gittata minima di 5.500 chilometri (può superare i 10mila). Appena tre giorni fa, la Corea del Nord ha testato con successo l’Hwasong 14. Mai nessun missile di Pyongyang aveva superato le 4mila miglia percorse. Con questo risultato, il regime nordcoreano ha raggiunto Stati Uniti, Russia, Cina, India (ICBM sia “land-based” sia dislocati sui sottomarini), Francia e Regno Unito (solo ICBM dislocati sui sottomarini). Anche Israele dovrebbe aver sviluppato una propria versione di ICBM (“Jericho”).

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Missile balistico intercontinentale: i paesi che possono lanciarlo

Jeffrey Lewis, esperto sulla questione del Middlebury Institute of International Studies, ha scritto: “l’Hwasong 14, per l’altitudine raggiunta durante i suoi quasi 39 minuti di volo, è chiaramente un ICBM che può raggiungere il territorio statunitense. La realtà oggi è questa: la Corea del Nord è determinata a contenere gli Usa minacciandoli con le armi nucleari”. Trump può sostenere quello che vuole, come in questo tweet di qualche mese fa, ma l’obiettivo è stato chiaramente enunciato a più riprese dai nordcoreani. L’ultima volta è successo proprio dopo il lancio del 4 luglio.

Detto ciò, il successo di un test non vuol dire necessariamente che Pyongyang disponga di un apparato missilistico nucleare a lungo raggio pienamente operativo. Alcuni esperti ritengono che la tecnologia in possesso dei nordcoreani consenta al massimo di colpire l’Alaska; inoltre, non è detto che siano in grado di aggirare le difese americane, quindi, di proteggere la propria testata al momento dell’ingresso nell’atmosfera. Al riguardo, ci tiene a precisare Lewis, “ci si continua a immaginare i nordcoreani come dei buffoni incompetenti. Ma guardando alle statistiche, visto che i loro lanci hanno una percentuale di riuscita del 50%, stanno lavorando più che decentemente”. Insomma, la Corea del Nord non è ancora una minaccia vera e propria per gli Usa. L’Hwasong 14 rimane pur sempre un prototipo. Tuttavia, potrebbe diventarlo molto prima di quanto si pensi.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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