Il modello Montebelluna?

Pubblicato il 24 Settembre 2012 alle 13:15 Autore: Enrico Peroni

Era il 1994. Berlusconi scendeva in campo, D’Alema diventava Segretario del PDS, Matteo Renzi vinceva alla Ruota della Fortuna e Bersani era Presidente dell’Emilia Romagna. E cosa faceva Laura Puppato, la terza incomoda alle Primarie del PD? In quell’anno Laura viaggiava in direzione Bosnia in missioni umanitarie, trovando il tempo per intraprendere nella sua Montebelluna, dove gestiva (e gestisce) un’agenzia assicurativa. Solidarietà, impresa, famiglia. Sembra di leggere un trattato di sociologia sul miracolo del Nordest. Ed invece è Laura Puppato, donna vera, decisa, sicura delle proprie idee e scelte.

Decide di dedicarsi alla propria comunità locale nel 2002 quando si candida, vincendo, a Sindaco a Montebelluna, città di quella “pedemontana veneta” capace di diventare l’area con il piú alto PIL pro capite in Europa a cavallo tra gli anni ’90 e gli anni 2000. Una vittoria inaspettata, ottenuta cambiando il frame di riferimento a livello locale, giocando una partita sul domani, sapendo essere lungimirante senza perdere di vista il contesto socio-culturale.

Negli otto anni di governo di Montebelluna Puppato diventa un simbolo in tutto il Veneto progressista. Risultano vincenti i suoi modi di fare: decisa, concreta, testarda. Ma sono convincenti soprattutto le sue parole d’ordine e le sue scelte di policy.

Forse per conoscere meglio la capogruppo del Pd del Veneto, quindi, dobbiamo tornare alla sua unica, lunga esperienza di governo. Lasciando parlare i fatti.

modello montebelluna

I tre elementi di forza dell’amministrazione negli otto anni di guida della città sono stati ambiente, politiche familiari e trasparenza. Questo non significa che siano le uniche cose fatte bensì significa che sono i settori di policy in cui Montebelluna tra il 2002 ed il 2010 è risultata città modello.
L’azione ambientalista si dispiega nell’ambito della gestione dei rifiuti, della mobilità sostenibile e del risparmio energetico. Montebelluna diventa, a partire dal 2005 e fino ad oggi, la prima città sopra i 25 mila per raccolta differenziata in Italia. Nel 2010, quando Puppato lascia, la città è oltre l’82% di differenziata. Ciò ha prodotto una notevole diminuzione del quantitativo di rifiuti che vanno in inceneritore ed ha prodotto un aumento di posti di lavoro dovuto alla gestione della raccolta differenziata.

Per quel che concerne la mobilità sostenibile vengono realizzati nuovi percorsi ciclopedonali, viene sviluppato il pedibus e vengono attivate una serie di iniziative di sensibilizzazione all’uso della bici. Per queste ragioni Montebelluna viene premiata nel 2004 con il “Premio Nazionale Città amiche della bicicletta”. La ciliegina sulla torta giunge nel 2006, con il Premio Nazionale “Enti locali per Kyoto”. L’iniziativa, realizzata dal Kyoto Club e finanziato dal Ministero per l’Ambiente e la Tutela del Territorio, è finalizzata a risparmiare energia, ridurre le emissioni di anidride carbonica e sperimentare il funzionamento di meccanismi di scambio di quote di emissione tra Enti Locali.

Per quanto riguarda il risparmio energetico è da ricordare la costruzione di una nuova scuola materna costruita secondo i concetti della “casa passiva”, ragione per cui Montebelluna è stata premiata nel 2008 con il Leone dell’Innovazione e della Qualità all’interno della fiera “Dire & Fare nel Nord Est” organizzata dall’ANCI del Veneto

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