Micaela Biancofiore spostata di banco da Letta

Pubblicato il 4 Maggio 2013 alle 12:55 Autore: Giuseppe Spadaro

Biancofiore spostata di banco. Il presidente del consiglio, Enrico Letta, stamattina comunica che al sottosegretario alla presidenza del consiglio Michaela Biancofiore non verranno assegnati compiti nell’ambito delle deleghe per le Pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili, bensì compiti nell’ambito delle deleghe per la Pubblica amministrazione e la semplificazione.

Tra le nomine dei quaranta sottosegretari del Governo Letta ha fatto discutere molto la decisione di affidare a Micaela Biancofiore, del Pdl, la delega per le pari opportunità. Per via di alcune esternazioni della stessa Biancofiore a proposito degli omosessuali.

Proprio due giorni fa Enrico Letta parlando ai viceministri ed ai sottosegretari subito dopo il giuramento a Palazzo Chigi aveva invitato tutti ad una maggiore cautela chiedendo di abbassare i toni.

Ecco le parole di Letta “La missione è particolarmente difficile in un tempo complesso e sottolineo una caratteristica: da oggi tutti facciamo parte di una squadra. Fino a pochi mesi fa ognuno di noi viveva un’esperienza politica di parte o una esperienza professionale settoriale. Ora siamo tutti al servizio del paese, senza spirito di parte, in un governo di larga base parlamentare. Siamo impegnati alla realizzazione del programma, con rispetto reciproco tra di noi. Serve attenzione e delicatezza si deve sapere che siamo impegnati al servizio di una causa comune. Siamo impegnati nella realizzazione di un programma comune. Abbiamo tutti sulle spalle una responsabilità doppia rispetto al normale. Ognuno di noi lavorerà con l’impegno che stiamo tutti nella stessa squadra e il successo di tutti e’ il successo del Paese. Chiedo a tutti  una grandissima attenzione alla sobrietà nell’organizzazione dei dicasteri e nelle parole che si dicono. Se facciamo così vincerà il Paese”.

Di tutta risposta proprio Micaela Biancofiore ha rilasciato a Repubblica un’intervista che deve aver fatto infuriare il Presidente del Consiglio Letta. Rispondendo alle domande di Francesco Bei in relazione alle accuse arrivate dalla Rete ha detto: “Che ridere! Non so da dove scaturiscano queste accuse di omofobia. Io non ho mai avuto a che fare con la Concia e non mi sono mai occupata della sua sessualità e del suo genere di appartenenza. La verità è che mi attaccano perché sono un esponente berlusconiana”.

Rincarando la dose nella risposta successiva: “Non mi preoccupo del loro giudizio, non mi intimoriscono. Anzi, mi piacerebbe per una volta che anche le associazioni gay, invece di autoghettizzarsi e sprecare parole per offendere chi non conoscono, magari condannassero i tanti femminicidi delle ultime ore. Difendono solo il loro interesse di parte”.

 

 

 

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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