Pdl insorge per intervista giudice Esposito, Csm apre pratica

Pubblicato il 6 Agosto 2013 alle 13:17 Autore: Giuseppe Spadaro
condanna confermata berlusconi

Antonio Esposito, presidente della sezione feriale della Cassazione, con un’intervista al quotidiano “Il Mattino” spiega la sentenza di condanna a Berlusconi del Processo Mediaset.

In base alle dichiarazioni di Esposito Silvio Berlusconi non è stato condannato “perché non poteva non sapere” ma “perché sapeva”. Berlusconi era stato informato del reato.

Tra i primi a protestare per l’intervista del giudice Esposito Sandro Bondi.

Il coordinatore del Pdl che qualche giorno fa ha denunciato il rischio di guerra civile in una nota si chiede: “è normale che il giudice Esposito entri nel merito della sentenza della Cassazione con un’intervista rilasciata a un quotidiano nazionale? E’ questo il nuovo stile dei giudici della Cassazione? Io credevo che i giudici parlassero attraverso le sentenze, anche se controverse, e che i magistrati fossero ‘la bocca della legge’. Ma vuol dire che mi sbaglio”.

Proteste anche da Mara Carfagna. “Un togato – ha sottolineato l’esponente del Popolo della libertà – dovrebbe esprimere i propri ‘giudizi’ con le sentenze, che si compongono di un dispositivo e di motivazioni, da depositare nei tempi e nei modi prestabiliti dalla legge. Anticipare queste ultime in forma pubblica, attraverso un’intervista ad un organo di informazione, appare più come un modo per ottenere visibilità per chissà quale scopo futuro”.

Anche il presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli ha commentato l’intervista rilasciata dal Giudice Esposito definendola “inopportuna” ma che non avrà “conseguenze processuali né disciplinari visto che si riferiscono ad una sentenza definitiva”. Intanto il ministro della giustizia Annamaria Cancellieri avrebbe chiesto chiarimenti alla Cassazione in merito all’intervista del giudice.

Il Presidente della Prima commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, Annibale Marini ha convocato una seduta straordinaria della commissione per il 5 settembre alle ore 15.45 per la trattazione della pratica relativa alle dichiarazioni alla stampa rilasciate del Presidente Antonio Esposito.

 

dispositivo sentenza mediaset

GIUDICE ESPOSITO SMENTISCE PARTE DELL’INTERVISTA

Dopo le polemiche scatenate per l’intervista è seguita una (parziale) smentita da parte del magistrato Esposito. In particolare ci sono parti dell’intervista secondo il giudice “inventate”. Esposito smentisce ”di aver pronunziato, nel colloquio avuto con il cronista – rigorosamente circoscritto a temi generali e mai attinenti alla sentenza, debitamente documentato e trascritto dallo stesso cronista e da me approvato – le espressioni riportate virgolettate: “Berlusconi condannato perché sapeva non perché non poteva non sapere”.

DIRETTORE MATTINO CONFERMA INTERVISTA INTEGRALE

alessandro barbano direttore mattino

Alessandro Barbano direttore del ‘Mattino’ che ha pubblicato l’intervista al giudice di Cassazione Antonio Esposito: “Posso assicurare voi e i miei lettori che l’intervista è letterale, cioè sono stati riportati integralmente il testo, le parole e le frasi pronunciate dal presidente di cui ovviamente abbiamo prova. Non posso commentare la smentita ma posso commentare, di fronte a qualunque sede, che il presidente Esposito ha pronunciato esattamente le parole con la sintassi e la conseguenza logica con cui noi le abbiamo pubblicate”.

GHEDINI: “INTERVISTA ESPOSITO, FATTO GRAVISSIMO”

Anche l’avvocato del Cavaliere, Niccolò Ghedini dice la sua sull’intervista del giudice Esposito. “Solo nei processi nei confronti del presidente Berlusconi possono verificarsi fatti simili”.”Prima del deposito della motivazione nel processo cosiddetto ‘Diritti’ il presidente del collegio della sezione feriale della Corte di Cassazione dott. Esposito avrebbe anticipato le motivazioni della sentenza ad un giornalista del Mattino di Napoli che lo ha riportato con grandissimo risalto. Il fatto in sè – attacca Ghedini – è ovviamente gravissimo e senza precedenti”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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