In diminuzione le morti per incidenti automobilistici

Pubblicato il 16 Gennaio 2014 alle 18:29 Autore: Gianni Balduzzi
in diminuzione le morti per incidenti automobilistici

Alcuni media hanno rubriche dedicate alle buone notizie, come una inversione di tendenza nella distruzione dell’ambiente o la diminuzione delle condanne a morte nel mondo. Se anche qui ne fosse ospitata una, quella degli incidenti mortali sarebbe certo tra le notizie di maggiore importanza.

L’ISTAT ha raccolto i dati dal 1979 sugli incidenti automobilistici, e su quelli mortali in particolare. Quello che emerge è che a fronte di un andamento stazionario degli incidenti, c’è stato un crollo dei morti.

Partiamo dagli incidenti tout court, che risultano nel 2012 circa 24 mila più che nel 1979, un aumento più che spiegabile con il grande aumento di auto circolanti, di cui l’Italia detiene, nonostante la crisi del settore, il record europeo. Se osserviamo bene vi è un deciso aumento dal 1993 al 2002, in cui si arriva a 265 mila incidenti, per poi vedere un drastico calo. Il 2003 è esattamente l’anno dell’introduzione della patente a punti, un sistema che pare così avere funzionato, con il suo effetto deterrente.

Vediamo l’andamento degli incidenti:

Qui invece il grafico dei morti, che ha un andamento molto diverso:

Osserviamo che tra alti e bassi il livello era stato stabile tra il 1986, dopo un primo calo negli anni ’80, e il 2001. In realtà il dato è positivo se pensiamo che in quegli anni erano aumentate le auto in circolazione e anche, di circa 100 mila unità, gli incidenti. Tra i motivi potremmo porre:

  • una maggiore sicurezza delle automobili, nonchè probabilmente
  • una migliore educazione stradale
  • un miglioramento delle tecniche mediche di soccorso agli incidentati.

E’ tuttavia dal 2003 che avviene con costanza un calo che porta al 2012 a vedere un dimezzamento dei morti. Si aggiunge l’effetto del calo degli incidenti stessi, dovuto probabilmente all’introduzione della patente a punti.

Vediamo alcune curiosità come l’orario e il mese in cui si verificano la maggior parte degli incidenti mortali:

Gli orari:

I picchi delle 12 e delle 18 probabilmente coincidono con gli orari di maggiore traffico, ma è interessante notare che nonostante il flusso di auto sia molto inferiore la notte, i morti siano solo in media 2-3 volte inferiori che di giorno, quindi un indice di morti per auto circolanti sarebbe ai massimi proprio nelle ore notturne.

I mesi:

Come era prevedibile sono i mesi estivi quelli con più morti, in cui il traffico è maggiori per motivi ricreativi, soprattutto la notte. Il dato di luglio è più che doppio rispetto a quello di febbraio.

Attendiamo i dati del 2013 per verificare se, complice magari la crisi economica, queste buone notizie continueranno con un calo ancora più marcato.

 

 

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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